Conclave 2025, cellulari out e cardinali blindati: tutto top secret, le regole

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Conclave 2025, cellulari out e cardinali blindati: tutto top secret, le regoleConclave 2025, cellulari out e cardinali blindati: tutto top secret, le regole

(Adnkronos) - Cellulari vietati, tutto spento. Il Conclave 2025 per l'elezione del nuovo Papa sarà caratterizzato dalle tradizionali rigide norme che assicurano discrezione totale. Le misure sono state adattate ovviamente al quadro attuale in cui operano i cardinali. La formula 'extra omnes', nel XXI secolo, equivale anche ad un 'off' sull'interruttore generale delle comunicazioni. Riflettori puntati sugli smartphone: "I telefonini dei cardinali resteranno a Casa Santa Marta. Torneranno in loro possesso a fine Conclave", ha spiegato il portavoce del Vaticano, Matteo Bruni. 

 

"Ci è stato comunicato dalle autorità vaticane il blocco delle coperture telefoniche all’interno di San Pietro per rendere possibile ai cardinali di poter svolgere al meglio la loro funzione di individuazione ed elezione del nuovo pontefice", ha detto il capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabio Ciciliano al termine del comitato operativo sul Conclave. "Ovviamente con le società che gestiscono le reti telefoniche è stato fatto un punto di valutazione specifico perché è giusto far svolgere l’attività ai cardinali in totale sicurezza ma la stessa cosa deve essere garantita a chi si trova all'esterno", ha aggiunto. 

La segretezza del Conclave è uno degli elementi che suscitano attenzione tra i media internazionali. Il portale argentino Infobae, ad esempio, ricorda che il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano ha emanato una direttiva ufficiale: è prevista la disattivazione di tutte le installazioni di trasmissione del segnale di telecomunicazioni cellulari e radio su tutto il territorio statale, pari a 0,4 chilometri quadrati nel centro di Roma. La riattivazione del segnale avverrà solo a seguito della designazione del nuovo papa. 

 

I tecnici vaticani, prosegue Infobae, hanno provveduto alla disattivazione di telecamere e sensori nella Cappella Sistina, assicurandosi l'assenza di qualsiasi strumento di registrazione. Sia i cardinali che il personale di assistenza, circa un centinaio di persone tra aiutanti, elettricisti, idraulici, infermieri e personale liturgico, hanno prestato giuramento di discrezione. 

Giovanni Paolo II ha parzialmente modificato le norme sulle elezioni papali in un documento tuttora in gran parte vigente. Papa Benedetto XVI ha inasprito il giuramento di segreto, stabilendo che la rivelazione di quanto accaduto all'interno del conclave comporta la scomunica automatica. Il giuramento ora recita: "Prometto e giuro che, a meno che non riceva una facoltà speciale concessa espressamente dal pontefice appena eletto o dai suoi successori, osserverò assoluto e perpetuo segreto con tutti coloro che non fanno parte del Collegio dei Cardinali elettori in relazione a tutte le questioni direttamente o indirettamente connesse ai voti espressi e al loro scrutinio per l'elezione del Sommo Pontefice". 

"Allo stesso modo, prometto e giuro di astenermi dall'usare qualsiasi apparecchiatura audio o video in grado di registrare qualsiasi cosa accada durante il periodo dell'elezione all'interno della Città del Vaticano, e in particolare qualsiasi cosa che in qualche modo, direttamente o indirettamente, sia correlata al processo della elezione stessa". 

"Presto questo giuramento pienamente consapevole che una violazione dello stesso incorrerà nella pena della scomunica automatica riservata alla Sede Apostolica. Che Dio e questi Santi Vangeli, che tocco con la mia mano, mi assistano", prevede la formula. 

 

 



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