Ucraina, volenterosi e Meloni sentono Trump: "Sanzioni se Russia non si impegna"

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Ucraina, volenterosi e Meloni sentono Trump: Ucraina, volenterosi e Meloni sentono Trump: "Sanzioni se Russia non si impegna"

(Adnkronos) - Alla vigilia della conversazione telefonica tra Donald Trump e il leader del Cremlino Vladimir Putin, il premier britannico Keir Starmer, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Friedrich Merz e la premier italiana Giorgia Meloni hanno avuto un colloquio telefonico con il presidente degli Stati Uniti. A renderlo noto è Downing Street.  

I capi di Stato e di governo "hanno discusso della situazione in Ucraina e del costo catastrofico che la guerra per le due parti", ha spiegato in un comunicato la portavoce di Starmer. 

"I dirigenti si sono confrontati sulla necessità di un cessate il fuoco incondizionato", ha aggiunto. Dopo i colloqui tra Kiev e Mosca in Turchia, i capi di Stato e di governo "hanno anche discusso del ricorso alle sanzioni se la Russia non si impegna seriamente in una cessazione del fuoco", riporta Downing Street. 

Meloni, fa sapere una nota di Palazzo Chigi, ha innanzitutto ribadito il sostegno dell’Italia, insieme ai partner europei e occidentali, agli sforzi del presidente Trump per una pace giusta e duratura in Ucraina, sottolineando l’importanza di un cessate il fuoco immediato e incondizionato. 

La presidente del Consiglio "ha infine espresso apprezzamento per la disponibilità dimostrata ancora una volta da parte ucraina a favore del dialogo e ha reiterato l’auspicio che Mosca si impegni seriamente attraverso contatti diretti tra leader in un negoziato che conduca alla pace". 

"Nuovo colloquio questa sera con l'inquilino della Casa Bianca, assieme a Keir Starmer, al cancelliere tedesco e Giorgia Meloni, dopo i nostri colloqui a Kiev e Tirana". A scriverlo nella notte su X è stato il presidente francese Macron, sottolineando che "sta al presidente Putin dimostrare domani che vuole veramente la pace e accettare il cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni proposto dal presidente Trump, sostenuto dall'Ucraina e dall'Europa". 

Si apre una settimana cruciale per le sorti della guerra tra Ucraina e Russia. E c'è grande attesa per la telefonata tra Trump e il presidente russo Putin. L'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti, Steve Witkoff, si è detto fiducioso riguardo all'esito della conversazione, auspicando che questa contribuisca a promuovere i negoziati tra Mosca e Kiev. 

"Credo che il presidente avrà successo, ci conoscono, è determinato a fare le cose, se non ci riesce lui nessuno può farlo", ha detto Witkoff esprimendo la convinzione che la telefonata potrà "chiarire parte dell'impasse" che sta bloccando i negoziati. "Il presidente ha una forza di personalità che non ha pari - ha aggiunto intervistato da Abcnews - il suo istinto gli dice che deve parlare al telefono con il presidente Putin e questo chiarirà parte dell'impasse e ci permetterà di raggiungere il punto che dobbiamo raggiungere. Credo - ha concluso - che la telefonata avrà molto successo". 

Trump ha annunciato sabato su Truth che telefonerà a Putin per "fermare il bagno di sangue" e poi parlerà con Volodymyr Zelensky e con "diversi membri della Nato". La precedente conversazione telefonica tra Putin e Trump si è svolta nel mese di marzo. 



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