Gaza, piano per tregua 60 giorni: sì di Netanyahu. Hamas: "Non ci stiamo"

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Gaza, piano per tregua 60 giorni: sì di Netanyahu. Hamas: Gaza, piano per tregua 60 giorni: sì di Netanyahu. Hamas: "Non ci stiamo"

(Adnkronos) - Niente accordo per un cessate il fuoco tra Israele e Hamas. La proposta di Donald Trump per la tregua a Gaza, che Washington sostiene abbia ottenuto il consenso di Israele, "non risponde alle richieste del nostro popolo", ha dichiarato all'Afp Bassem Naim, uno dei leader in esilio di Hamas. Secondo Naim, la risposta di Israele "significa in sostanza la perpetuazione dell’occupazione, la prosecuzione degli omicidi e della fame, anche durante il periodo di tregua temporanea", senza soddisfare le principali richieste di Hamas, tra cui "la fine della guerra e della fame". 

Nonostante ciò, Naim ha aggiunto che la leadership del movimento sta "esaminando con grande senso di responsabilità e patriottismo" come rispondere alla proposta.  

Israele, invece, come ha detto lo stesso primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ripreso da Canale 12, ha "accettato l'ultima proposta" dell'inviato della Casa Bianca, Steve Witkoff. 

Il gruppo sciita non sarebbe soddisfatto della proposta, presentata dall'inviato della Casa Bianca, ha riferito su X il giornalista di Axios, Barack Ravid, citando una fonte a conoscenza dei dettagli dei negoziati.  

Secondo la fonte, la nuova proposta sarebbe più sbilanciata a favore di Israele rispetto alle precedenti e non include una chiara garanzia americana che il cessate il fuoco temporaneo porterà a un cessate il fuoco permanente. Ha anche osservato che la nuova proposta non afferma chiaramente che se i negoziati dovessero proseguire oltre i 60 giorni, anche il cessate il fuoco continuerà e Israele non potrà violarlo unilateralmente come avvenuto a marzo. 

 

La nuova proposta dell'inviato della Casa Bianca, Steve Witkoff, prevede una tregua di 60 giorni nella Striscia di Gaza e il rilascio di 10 ostaggi in due fasi entro una settimana l'una dall'altra. Lo riferiscono i media israeliani, mentre arrivano le notizie che il primo ministro, Benjamin Netanyahu, ha accettato il piano mentre Hamas sarebbe rimasta "delusa" per una proposta che, secondo quanto riferito da Axios, sarebbe molto più sbilanciata a favore di Israele rispetto alle precedenti. Sempre secondo i media israeliani, Hamas dovrebbe consegnare i corpi di 18 ostaggi ancora nelle sue mani e lo stesso dovrebbe fare Israele con i corpi di 180 palestinesi. Il piano prevede anche la scarcerazione di 125 palestinesi condannati all'ergastolo e di 1.111 abitanti di Gaza, arrestati dopo l'attacco del 7 ottobre. I 60 giorni di tregua dovrebbero facilitare i negoziati per mettere definitivamente fine alla guerra e portare, contestualmente, al rilascio dei rimanenti ostaggi nelle mani della fazione palestinese. 

Infine, le Idf si ritirerebbero dalle aree recentemente conquistate nella Striscia di Gaza e la distribuzione degli aiuti umanitari tornerebbe alle Nazioni Unite. In particolare, ciò sostituirebbe la distribuzione degli aiuti tramite i centri all'interno della Striscia di Gaza da parte della Gaza Humanitarian Foundation, gestita da volontari americani.  



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