Quirinale, Meloni al ricevimento del 2 giugno: il 'toc toc' con Bonelli e i selfie

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Quirinale, Meloni al ricevimento del 2 giugno: il 'toc toc' con Bonelli e i selfieQuirinale, Meloni al ricevimento del 2 giugno: il 'toc toc' con Bonelli e i selfie

(Adnkronos) - Dal "toc toc" con Angelo Bonelli al saluto lampo con Elly Schlein, Giorgia Meloni si prende la scena al ricevimento nei giardini del Quirinale per la Festa della Repubblica. Tra strette di mano e richieste di selfie, in una calca che quasi rischia di farla inciampare, la premier - in un abito di pizzo celeste - non rinuncia all'appuntamento mondano della serata quirinalizia, dopo il tradizionale discorso del Presidente Sergio Mattarella e il concerto. 

L'Inno di Mameli apre ufficialmente la serata, con tutti in piedi per il Capo dello Stato. Inizia così il giro tra i presenti, affollato da volti noti della politica e del mondo dello spettacolo. Meloni attraversa i giardini seguita come un'ombra dalla segretaria particolare Patrizia Scurti, che le porge un bicchiere d'acqua tra un saluto e l'altro e la aiuta a 'filtrare' le tante richieste di appuntamento da parte di rappresentanti istituzionali e professionali. "Come sto? Come una pazza", scherza la premier, alludendo al tour de force della giornata. Reduce da una trasferta in Asia Centrale, si sofferma con i cronisti a raccontare le meraviglie di Samarcanda: "Piazza Registan è bella sia di giorno che di notte", dice, elogiando anche l'ospitalità di uzbeki e kazaki. 

Alla domanda sui referendum dell'8 e 9 giugno, Meloni si defila con un sorriso: "Ma no...". Eppure, proprio su quel tema trova il modo di scherzare con Bonelli di Avs, facendo il gesto del "toc toc" mimato dal deputato in un video social per invitare gli elettori al voto, e ridendo con lui e la sua signora: "Invitatemi a prendere un gelato". Molto più rapido lo scambio con la segretaria dem: "Come stai?", chiede Meloni. "Bene, grazie", risponde Schlein. Poi le strette di mano con l'ex premier Mario Monti, l'inossidabile Gianni Letta, il prefetto di Roma Lamberto Giannini. A un ospite giapponese promette: "I'm coming", riferendosi all'Expo di Osaka. Riceve anche la solidarietà della campionessa olimpica Manuela Di Centa per i vergognosi attacchi social alla figlia Ginevra: "Un abbraccio grande alla bimba", le dice l'ex fondista. 

Il brindisi con Mattarella e le alte cariche istituzionali segna un altro momento clou della serata. Al termine, Meloni si intrattiene a lungo con il presidente del Senato Ignazio La Russa, prima di congedarsi dai cronisti con un sorriso: "Buona serata a tutti", mentre il sole al tramonto accende i tetti di Roma. 

Intorno a lei, il governo è al completo o quasi: dai vicepremier Matteo Salvini - con Francesca Verdini - e Antonio Tajani, ai ministri Luca Ciriani, Guido Crosetto e Matteo Piantedosi. Presente anche lo stato maggiore di Fratelli d'Italia, con Galeazzo Bignami, Lucio Malan e Giovanni Donzelli, fino alla sorella della premier, Arianna Meloni, che passeggia con Bruno Vespa. Spiccano anche Raffaele Fitto, oggi vicepresidente della Commissione Ue, e il forzista Maurizio Gasparri, che scambia qualche battuta con la presidente del Consiglio. 

Nel parterre si rivedono Angelino Alfano, Luigi Di Maio - oggi inviato dell'Ue per il Golfo - con la compagna Alessia D'Alessandro, e il presidente di Stellantis John Elkann, che si intrattiene con Bonelli. Tra gli ospiti anche il premio Nobel Giorgio Parisi. 

Numerosi i volti dello spettacolo: Osho, Adriana Volpe, Marisa Laurito, Marco Bellocchio, Geppi Cucciari e Paola Cortellesi. Immancabili anche Matteo Renzi con la moglie Agnese, Paolo Gentiloni, Maria Elena Boschi con Giulio Berruti. Per il Pd c'è la segretaria Schlein; tra i leader d'opposizione si vedono Carlo Calenda e Nicola Fratoianni. Assente Giuseppe Conte. 

Per il Movimento 5 Stelle arriva Roberto Fico, ancora euforico per lo scudetto del Napoli: "Ho festeggiato tutta la notte", racconta a proposito del trionfo azzurro del 23 maggio. Ben diverso l'umore di La Russa, interista deluso dopo la finale persa malamente contro il Psg: "Come va? Poteva andare meglio. Quale partita? Non si è giocata, erano dei figuranti...", scherza con i cronisti. 

Nutrita anche la presenza dei media, con i direttori Gian Marco Chiocci, Mario Sechi, Davide Desario e Luigi Contu. Tra i manager, spicca Claudio Descalzi, Ad di Eni e fresco Cavaliere del Lavoro. 

(di Antonio Atte) 



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