Alimenti, Gangsø (Nsc): "Per salmone norvegese export record in primi mesi 2025"

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Alimenti, Gangsø (Nsc): Alimenti, Gangsø (Nsc): "Per salmone norvegese export record in primi mesi 2025"

(Adnkronos) - “Se guardiamo ai trend di lungo termine che riguardano il consumo di salmone, stoccafisso e baccalà norvegesi in Italia, vediamo una crescita davvero importante, soprattutto nel caso del salmone, un prodotto che gli italiani amano profondamente e che ogni anno registra un incremento di gradimento tra i consumatori di questo Paese. Nei primi 5 mesi dell’anno corrente si è registrato il più alto volume di export di salmone norvegese mai visto”. Parole di Tom-Jørgen Gangsø, direttore Italia di Norwegian Seafood Council, all’annuale Norwegian Seafood Seminar in Italy, tenutosi a Milano.  

L’appuntamento, dedicato alla presentazione di dati, trend di consumo e prospettive di sviluppo dei prodotti di punta dell’ittica norvegese sul mercato italiano, come salmone, stoccafisso e baccalà, chiama a raccolta nel capoluogo lombardo i protagonisti dell'industria ittica, esperti e ricercatori.  

“Per quanto riguarda stoccafisso e baccalà” ottenuti da due diverse lavorazioni del merluzzo “abbiamo osservato che il trend di consumo del white cod in Norvegia, che è in calo - aggiunge Gangsø - ha avuto un impatto anche sull’approvvigionamento di questi prodotti per il mercato italiano. Questa discesa, durata per un periodo piuttosto lungo, ha per controparte un rinnovato interesse sia da parte dei servizi della ristorazione che del modern retail. Il mercato di questi prodotti, più convenienti e facili da consumare, sta crescendo, un dato positivo dal momento che la crescita di altri prodotti è leggermente rallentata”.  

“Il consumatore italiano sta vivendo una trasformazione. Vediamo che a guidare la scelta sono sempre la qualità, il gusto, l’aspetto salutistico e la facilità e rapidità di preparazione, ma anche l’attenzione ad avere giusto valore per il giusto prezzo, un elemento molto importante che si accompagna anche all’attenzione per la provenienza del prodotto. I consumatori italiani vogliono sapere da dove viene quello che consumano - conclude - e sono disposti anche a pagare di più se il prodotto è contrassegnato in modo appropriato”.  



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