Sensi: "Sulle carceri Meloni perde occasione, prigioniera della faccia feroce della destra"
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(Adnkronos) - "Credo che oggi Meloni sulle carceri abbia perso una straordinaria occasione di mostrare leadership. Ripetendo la solita solfa della edilizia carceraria, dimostra di non capire che la situazione nelle nostre prigioni è una emergenza che necessita di risposte urgenti, immediate, come un provvedimento di clemenza, un indulto, una amnistia mirata". Così il senatore del Pd Filippo Sensi, vicepresidente della commissione Diritti umani del Senato, commentando le parole della premier Giorgia Meloni sulle carceri nell'intervista all'Adnkronos.
"Prigioniera della faccia feroce della destra, paurosa di sfidare il suo elettorato, Meloni - attacca Sensi - non ha il coraggio di trovare soluzioni che darebbero immediato sollievo agli istituti di pena, ai detenuti e al personale carcerario. Neanche l’ultima volontà del Santo Padre può nulla sulla convenienza elettorale, davvero irresponsabile da parte della premier. Se la casa brucia si chiamano i pompieri, non un agente immobiliare".
Sul tema interviene anche Pier Ferdinando Casini. "L'indulto è un intervento emergenziale, ovviamente. Temo che i propositi della nostra presidente del Consiglio rischino di non realizzarsi. Fino ad ora - afferma commentando l'intervista della presidente del Consiglio all'Adnkronos - è andata così e ciò mi ha indotto ad avanzare questa proposta. Rispetto le sue intenzioni ma temo si perda nell'immediato l'occasione per alleviare le pene di un popolo delle carceri che vive in una situazione intollerabile".
Durissimo Riccardo Magi di Più Europa. "La risposta di Giorgia Meloni al problema carcerario e al sovraffollamento è un bel ‘me ne frego!’. Anzi, peggio: vorrebbe aumentare i posti per sbattere più gente in galera. D’altronde i reati non mancano con questo governo, che si inventa ogni giorno un modo in più per perseguitare le persone mettendo mano al codice penale. Misure riempicarcere come il decreto sicurezza, che rispondono alla logica repressiva del 'tutti dentro'”.
“Che senso ha - attacca Magi - richiamare le parole di Papa Francesco se, avendo la massima responsabilità di governo, non si parte dal favorire l'accesso alle misure alternative alla detenzione a migliaia di persone con pene minime, e si ha invece la priorità di costruire nuovi luoghi infernali per 10 mila nuovi detenuti da sbattere dentro per inseguire l'ossessione repressiva del dl Sicurezza".