Festival Nazionale dell’Economia Civile, presentata la ricerca nazionale “Democrazia Aumentata. AI, Intelligenza relazionale e nuove architetture del consenso”

15:27:41 190 stampa questo articolo
Festival Nazionale dell’Economia Civile, presentata la ricerca nazionale “Democrazia Aumentata. AI, Intelligenza relazionale e nuove architetture del consenso”Festival Nazionale dell’Economia Civile, presentata la ricerca nazionale “Democrazia Aumentata. AI, Intelligenza relazionale e nuove architetture del consenso”

(Adnkronos) - Nando Pagnoncelli (Presidente IPSOS) e Stefano Quintarelli (Presidente Ass. Copernicani ETS) hanno partecipato, nel corso della 7ª edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile, al panel dal titolo “L’opinione pubblica tra intelligenza artificiale e relazionale”. Il dibattito è stato l’occasione per presentare la ricerca nazionale “Democrazia Aumentata. AI, Intelligenza relazionale e nuove architetture del consenso”. 

La ricerca sottolinea come sia cambiato il modo di formare consenso nell’era dell’intelligenza artificiale e, contestualmente, quali rischi comporta un uso distorto delle tecnologie che modellano l’opinione pubblica. 

Pagnoncelli ha specificato come «secondo il sondaggio, per metà degli italiani l’intelligenza artificiale comporta più rischi che vantaggi, mentre solo un terzo la considera un’opportunità. Tra i campi in cui se ne riconosce maggiormente il valore, la medicina e l’assistenza sanitaria sono in testa, seguite dalla digitalizzazione della pubblica amministrazione, dove i cittadini sperano in meno burocrazia e più efficienza. Resta però un forte elemento di diffidenza: le persone continuano a preferire l’intervento umano nei compiti più delicati – dalla guida di un’auto alle operazioni chirurgiche, fino al pilotaggio di un aereo o alle decisioni politiche che riguardano il Paese». 

Per Quintarelli «la vera domanda è se possiamo usare la tecnologia per migliorare la qualità del confronto pubblico e costruire consenso. Abbiamo sperimentato come l’intelligenza artificiale possa sostenere l’intelligenza relazionale, applicandola a temi fortemente divisivi – dalla transizione ecologica alle migrazioni, fino alle disuguaglianze legate al merito, alle pari opportunità e alla progressività fiscale – per capire se e come possa contribuire a rendere il dialogo più aperto e costruttivo». 

Il FNEC nasce da un’idea di Federcasse (Associazione Nazionale delle Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali, Casse Raiffeisen) promosso con Confcooperative, organizzato e progettato con NeXt – Nuova Economia per Tutti, con il contributo di Fondosviluppo, Assimoco, Assicooper, Federazione Toscana delle BCC, Enel, Frecciarossa, Publiacqua e la collaborazione dell’Università degli Studi di Firenze, SEC – Scuola di Economia Civile, Gioosto e di MUS.E. 



Articolo di Attualità / Commenti