Israele, nuovi attacchi contro Iran. Esplosioni a Teheran, sito nucleare nel mirino
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(Adnkronos) - Gli attacchi di Israele contro l'Iran sono ripresi nella serata di oggi, 13 giugno. Numerose esplosioni segnalate nell'area della capitale Teheran, in particolare nelle nelle zone orientali e occidentali della città, come riporta il New York Times.
Il capo di stato maggiore israeliano, Eyal Zamir, rende noto che l'esercito sta proseguendo gli attacchi contro l'Iran "a piena forza e a ritmo elevato" con l'obiettivo di completare la missione lanciata nella giornata stessa, che ha visto colpiti siti militari e nucleari iraniani. Zamir sottolinea l'importanza di mantenere un alto livello di preparazione e disciplina sul fronte interno, anticipando "momenti difficili" e la necessità di essere pronti a fronteggiare diversi scenari.
L'offensiva nell'ambito dell'operazione Rising Lion sarebbe arrivata all'impianto nucleare di Fordow, che si trova a centinaia di metri di profondità. L'agenzia Fars fa riferimento a due esplosioni nella zona, mentre l'emittente iraniana Press Tv afferma che le difese aree della Repubblica islamica hanno abbattuto un drone israeliano nei pressi di Fordow, che si trova a sud di Qom, città santa per gli sciiti.
Gli attacchi israeliani si sviluppano ad ampio raggio e non si limitano a Teheran. Esplosioni vengono segnalate anche nell'area di Isfahan, nell'Iran Centrale, in una provincia che ospita diversi impianti collegati ai programmi nucleari, evidenzia l'agenzia Mehr.
Le autorità della provincia dell’Azerbaigian orientale, nel nord-ovest dell’Iran, intanto aggiornano a 18 il numero dei morti a seguito dei raid israeliani, raddoppiando il precedente bilancio di 8 vittime. Le cifre sono riferite dall'agenzia di stampa ufficiale iraniana Irna, che parla anche di 35 feriti causati dalle "aggressioni brutali". Gli attacchi hanno colpito 11 siti nella provincia, secondo quanto riferito dalle autorità locali. Il precedente bilancio complessivo, dopo la prima ondata di attacchi israeliani, faceva riferimento a 78 morti nel paese: il numero, vista l'offensiva senza soluzione di continuità, è destinato a crescere.