Vertice Nato, Rutte: "Paesi devono trovare soldi". Trump: "Con alleati su articolo 5"
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(Adnkronos) - Giornata decisiva al vertice Nato dell'Aja oggi, mercoledì 25 giugno. Obiettivo dei capi di Stato e di governo dei 32 paesi membri, quello di dimostrare unità e determinazione di fronte alle crescenti sfide alla sicurezza da parte di Russia e Cina. Al World Forum anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Sulla carta, il piano è chiaro: formalizzare un nuovo obiettivo di spesa per la difesa pari al 5% del Pil e dimostrare che gli alleati europei stanno intensificando gli sforzi. Ma, come spesso accade di questi tempi, l'incertezza incombe. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha già suscitato un certo malcontento in vista del vertice, sembrando prendere le distanze dall'articolo 5 della Nato, che impegna i membri alla difesa collettiva. Ma oggi, alla domanda sul suo impegno nei confronti dell'articolo 5, Trump ha risposto: "Siamo con loro fino in fondo. E la Nato sarà forte".
Il presidente Usa ha poi elogiato gli impegni di spesa al 5% del Pil definendoli "una grande novità". "Ho chiesto loro di aumentare l'aliquota al 5% per diversi anni, e ora lo stanno facendo, un bel salto rispetto al 2% precedente. Molti Paesi non hanno nemmeno pagato il 2%, quindi penso che sarà una notizia molto importante".
Il segretario generale della Nato Mark Rutte, dal canto suo, ha riconosciuto che "senza il Presidente Trump, questo non sarebbe successo". Ma poi ha ammesso che "sono decisioni difficili: i politici devono fare scelte con risorse scarse. E sono scelte difficili". I Paesi alleati "devono trovare i soldi, non è facile: sono decisioni politiche. E' giusto che i Paesi membri spendano" per la difesa "quanto gli Usa. Sono assolutamente sicuro che non c'è alternativa. Dobbiamo farlo, davvero".
Rutte si è poi detto "non sono preoccupato" per la posizione della Spagna, riluttante ad assumersi l'impegno di portare la spesa per la difesa e la sicurezza al 5% del Pil.
"Va benissimo" che il presidente degli Usa Donald Trump "abbia pubblicato" il messaggio, ha detto ancora Rutte, a margine del summit, dopo che Trump ha condiviso via social il messaggio che il politico olandese gli aveva inviato in vista del vertice. Quello che il messaggio diceva, ha rivendicato Rutte, "è verissimo. Pensate veramente che i 7-8 Paesi che non erano ancora al 2%" del Pil nelle spese per la difesa "all'inizio dell'anno avrebbero raggiunto il 2%, se Trump non fosse stato eletto presidente degli Stati Uniti d'America?". Naturalmente, ha aggiunto, "c'era la minaccia della Russia e della Cina eccetera eccetera, ma pensate davvero che fosse fattibile raggiungere l'impegno del 5% del Pil oggi se Trump non fosse stato eletto presidente?".
"Spero che questo sia un giorno storico per il rafforzamento della nostra alleanza. E' assolutamente necessario condividere maggiormente gli oneri, sia finanziari che militari", ha detto il primo ministro olandese Dick Schoof, a margine del summit
"Per quanto riguarda i Paesi Bassi - continua - vogliamo raggiungere l'unità sull'obiettivo del 3,5% e dell'1,5% e nello stesso tempo assicurarci di potenziare la nostra industria della difesa, sullo sfondo di quello che sta accadendo in Europa con la guerra in corso in Ucraina". Allo stesso tempo "sono orgoglioso del fatto che questo summit della Nato si tenga all'Aja. Anche gli abitanti dell'Aja hanno condiviso un po' gli oneri" legati al vertice e le forze dell'ordine stanno lavorando per fare del summit "un grande successo", ha concluso.
Il programma è iniziato alle 7:45 con la riunione congiunta dei ministri degli Esteri dei Paesi del G7 e dell'Unione europea, alla quale è seguita, dalle 8.30, l'arrivo dei capi di Stato e di governo dell'Alleanza Atlantica. Alle 10, il segretario generale della Nato e il primo ministro dei Paesi Bassi hanno dato il benvenuto ufficiale ai partecipanti.
La foto di famiglia alle 10.25, poco prima dell'avvio della sessione plenaria del Consiglio Atlantico, in programma dalle 10.30 alle 13.00. I lavori si aprono con l'intervento del segretario generale della Nato, seguito dal saluto del premier olandese.
Nel primo pomeriggio, alle 13.45, è attesa la conferenza stampa di Mark Rutte, mentre alle 15.30 si terrà un incontro ristretto tra i leader di Ucraina, Italia, Francia, Regno Unito, Germania e Polonia, insieme al vertice della Nato, per un focus sulla sicurezza europea e il conflitto in corso con la Russia.
Alla vigilia del vertice, il Re e la Regina dei Paesi Bassi hanno offerto una cena ufficiale in onore dei capi di Stato e di governo dei Paesi membri dell'Alleanza. All'evento, svoltosi nella serata di ieri al Palazzo reale, hanno partecipato anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, i rappresentanti dei quattro partner indo-pacifici e i vertici della Ue.
La premier Giorgia Meloni ha preso parte alla cena, sedendo al tavolo con il Re Willem-Alexander, Rutte, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan e il presidente della Repubblica Ceca Petr Pavel. Meloni e Trump, seduti l'uno accanto all'altra, hanno avuto un colloquio approfondito, durante il quale è stato possibile affrontare i principali dossier internazionali, con particolare attenzione agli ultimi sviluppi in Medio Oriente.
Per il segretario generale Rutte "durante la cena di ieri sera il re ha fatto un discorso fantastico e anch'io ho detto qualche parola. E' stata una grande cena".
L'umore del tycoon ieri sera "era eccellente", ha poi assicurato Rutte aggiungendo: "Il re e la regina hanno dato una cena fantastica. Sono stato così orgoglioso di sedere nella Oranjezaal. Sono uno storico, qui si parla della storia dell'Olanda: il trattato di pace di Muenster, nel 1648 (insieme al trattato di Osnabruck è meglio conosciuto come la pace di Vestfalia, che mise fine alla Guerra dei Trent'anni, ndr)...", conclude.