Suore di clausura in fuga, dal convento di Vittorio Veneto scappano altre sei religiose
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(Adnkronos) - Altre sei suore hanno lasciato il monastero di clausura di San Giacomo di Veglia, a Vittorio Veneto (Treviso), aggiungendosi alle prime cinque allontanatasi dal monastero cistercense martedì. A confermarlo una telefonata della ex badessa (allontanata dal Vaticano il Lunedì di Pasqua per una gestione troppo aperta del monastero), la 41enne brasiliana Aline Pereira Ghammachi a una sua amica del paese.
Ora nel monastero le suore rimaste sono scese a 16 e a comandare è la badessa Martha Driscoll, 81 anni, che ha confermato la nuova fuga. Anche le nuove suore fuggiasche si sarebbero riunite alla loro vecchia badessa e alle altre cinque nella località in cui si trova attualmente la monaca brasiliana, presumibilmente in Lombardia.
La vicenda del commissariamento del monastero nasce dalla gestione considerata troppo moderna della badessa brasiliana che ha indispettito alcune consorelle, specie dopo il lancio delle 5000 bottiglie di Prosecco Docg delle monache, vendute, come altre merci prodotte nel monastero, per coprire gli alti costi della grande struttura che opera però anche a fini sociali. Non è un dettaglio che Madre Aline, che permetteva di portare i sandali anche senza le calze, sia laureata in economia e commercio.