In Campania contenuta la crescita economica, calo disoccupazione del 2%

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In Campania contenuta la crescita economica, calo disoccupazione del 2%In Campania contenuta la crescita economica, calo disoccupazione del 2%

NAPOLI (ITALPRESS) – L’attività economica in Campania nel 2024 è cresciuta ma in maniera contenuta: in termini reali il prodotto si avvicina molto, senza però arrivare a toccarlo, all’aumento del +1,2% registrato nel 2023, ma i dati parlano di incrementi superiori rispetto alla media nazionale (+0,7%) e a quella del Mezzogiorno (+0,9%).

Lo si apprende nella sede di Napoli della Banca d’Italia dove questa mattina è stato presentato il rapporto annuale sull’economia regionale.

Una Campania in cui “ci sono diverse luci”, come sottolinea la direttrice responsabile della sede partenopea della Banca d’Italia, Daniela Palumbo, la quale però avverte che “resta comunque il tema dei divari che permangono e sono significativi nonostante i progressi fatti anche nel mercato del lavoro, con il miglioramento dell’occupazione” che va a toccare quota +2,2%, numero più alto della media nazionale e del Mezzogiorno, con risultati particolarmente lusinghieri nel settore delle costruzioni, dei servizi (in particolare il comparto di commercio, alberghi e ristoranti) e dell’agricoltura.

L’industria, invece, ha subito un calo.

“Le politiche pubbliche – aggiunge Palumbo – devono essere volte a incidere sui divari, magari sostenendo molto e prioritariamente l’incremento occupazionale in Campania e nel Mezzogiorno”.

Il tasso di disoccupazione in Campania è diminuito al 15,6% (-2 punti percentuali rispetto alla media del 2023).

Lo si apprende nella sede di Napoli della Banca d’Italia dove questa mattina è stato presentato il rapporto annuale sull’economia regionale nel 2024.

Il tasso di attività rimane invece stabile (54%), mentre la Cassa integrazione guadagni è aumentata del 17,1% (20,0 in Italia): la crescita ha riguardato la produzione di pelli e mezzi di trasporto.

Al contrario, nell’edilizia e nei trasporti c’è stata una riduzione.

Infine il numero di domande di sussidi di disoccupazione è aumentato del 7,5% a fronte del 6,4% della media nazionale.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)



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