Meloni in Kazakistan: "Momento storico, primo vertice tra Italia e 5 Nazioni Asia Centrale"

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Meloni in Kazakistan: Meloni in Kazakistan: "Momento storico, primo vertice tra Italia e 5 Nazioni Asia Centrale"

(Adnkronos) - "Oggi ha inizio la mia prima visita ufficiale in Kazakistan dall'inizio del mio mandato come presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana. Una visita che non considero soltanto protocollare, ma sostanziale. Intendiamo suggellare con fatti concreti l'amicizia che unisce le nostre Nazioni, annunciando la nostra collaborazione strategica in molti ambiti cruciali". Così la premier Giorgia Meloni, intervenendo all'Astana International Forum. 

"E questa visita - ha sottolineato la premier - segna anche un momento storico nelle nostre relazioni: il primo vertice tra l'Italia e le cinque Nazioni dell'Asia Centrale".  

"La realtà ci dice che questa regione è da sempre un crocevia tra occidente e oriente, e occupa un ruolo strategico nello scenario globale", continua Meloni. 

"Inoltre, in tempi difficili come quelli che stiamo vivendo, l'Asia Centrale è sempre stata un ponte. Le trasformazioni e i cambiamenti che questa parte del pianeta ha attraversato nei secoli l'hanno resa ciò che è oggi: tra due continenti, punto di contatto tra Europa e Asia, raccordo tra mondi che un tempo erano molto distanti e che oggi sono più interconnessi che mai", ha proseguito. 

L'Italia, spiega ancora Meloni, "è stata la prima Nazione dell'Unione Europea a decidere di investire nei rapporti con l'Asia Centrale e con le sue singole Nazioni, lanciando un formato permanente per condividere idee". 

"Abbiamo indicato la via, e il nostro esempio ha realmente tracciato un percorso, come dimostrato dal primo Vertice Ue-Asia Centrale dello scorso aprile, che - non a caso - ha elevato le relazioni tra la regione e l'Unione Europea a una partnership strategica. Siamo orgogliosi di questa scelta, poiché la capacità di costruire ponti e opportunità di dialogo, esplorando strade che altri non hanno avuto il coraggio di percorrere, è nel Dna del popolo italiano. È un'eredità che abbiamo appreso da uno degli italiani più celebri della storia, Marco Polo, che secoli fa attraversò queste terre per raggiungere i confini più remoti del mondo allora conosciuto", ha sottolineato la presidente del Consiglio. 

"Tutto intorno a noi sembra cambiare, e le poche certezze che pensavamo di avere non ci sono più. In questo cambio d'epoca, i blocchi omogenei del passato non esistono più, e le relazioni tra le Nazioni si basano su schemi nuovi e spesso inediti", ha spiegato. 

"I tempi che viviamo ci mettono alla prova, sfidano ciascuno di noi. Ma sono anche un'opportunità. Un'opportunità per dimostrare il nostro valore. E sta a noi decidere come agire: possiamo rifugiarci nelle certezze ormai sbiadite del passato, oppure possiamo provare a guardare oltre, dimostrando il coraggio che i nostri popoli si aspettano da noi. Io non ho dubbi. E so di non essere sola lungo questo cammino", ha proseguito. 

E ancora: "L'Asia Centrale è sempre stata un ponte. Le trasformazioni e i cambiamenti che questa parte del pianeta ha attraversato nei secoli l'hanno resa ciò che è oggi: il perno tra due Continenti, il punto di contatto tra Europa e Asia, il nodo di congiunzione tra mondi che un tempo erano molto distanti ma che oggi sono più interconnessi che mai. E so bene cosa significa. Lo dico da italiana, da figlia di una Nazione che occupa una posizione centrale tra Europa e Africa, nel cuore di quel Mediterraneo globale la cui rilevanza va ben oltre il suo spazio geografico".  

"Credo dunque che non ci sia luogo migliore di questo per riflettere sulle connessioni che ci uniscono e su quelle che possiamo costruire, senza paura di andare oltre gli schemi a cui siamo stati abituati. È per questo che possono nascere nuove opportunità di cooperazione, anche - anzi, soprattutto - tra partner che appaiono lontani e che hanno storie profondamente diverse. Partner che però sono capaci di guardare alla scacchiera nel suo insieme, e non solo al singolo quadrante che sembra riguardarli più da vicino", ha sottolineato la presidente del Consiglio nel corso del suo speech. 

"Se vogliamo davvero plasmare il futuro dobbiamo avere il coraggio di guardare oltre i nostri confini geografici e aprire nuovi percorsi. A partire, ovviamente, da ciò che già ci unisce e rende il nostro rapporto estremamente solido. Penso al settore energetico, dove la nostra cooperazione può fare la differenza, tanto nei campi più tradizionali quanto in quelli più innovativi, in linea con quel principio di neutralità tecnologica che ci impegniamo a promuovere per garantire sistemi economici e sociali sostenibili", ha detto ancora la premier. 

"Mi riferisco anche alle materie prime critiche, in cui la nostra collaborazione mira a generare benefici condivisi e opportunità reciproche", ha proseguito la presidente del Consiglio, citando anche "le sfide ambientali, come quella in cui siamo in prima linea negli sforzi di rigenerazione del patrimonio del Lago d'Aral, che è nostro compito e dovere proteggere. Il Fondo Italiano per il Clima - ha ricordato Meloni nel suo discorso - è uno strumento importante che vorremmo valorizzare ancora di più per rafforzare ulteriori progetti comuni". 

La premier si è poi recata al Palazzo Presidenziale Akorda per l'incontro bilaterale con il Presidente della Repubblica del Kazakhstan, Qasym-Jomart Kemeluly Toqaev. La presidente del Consiglio è stata accolta dal Capo di Stato kazako con gli onori militari.  

 



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