Sclerosi multipla, neurologi: "Con nuovi strumenti la diagnosi sempre più precoce"

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Sclerosi multipla, neurologi: Sclerosi multipla, neurologi: "Con nuovi strumenti la diagnosi sempre più precoce"

(Adnkronos) - In occasione della Giornata mondiale della sclerosi multipla che si celebra oggi, la Società italiana di neurologia (Sin) rinnova il proprio impegno nella sensibilizzazione e nell'informazione su una delle patologie neurologiche più complesse e impattanti della nostra epoca. La sclerosi multipla coinvolge oggi oltre 144mila persone in Italia (dati Barometro Sm 2025 di Aism). Colpisce prevalentemente giovani adulti, in particolare donne, e si presenta con un decorso imprevedibile che può compromettere progressivamente autonomia, funzioni cognitive e qualità della vita. In questo scenario, il 2025 rappresenta un momento cruciale per la comunità scientifica internazionale. Grazie a un lavoro corale, al quale la Sin ha partecipato attivamente insieme ai principali organismi di ricerca europei e mondiali - sottolinea la società scientifica in una nota - si stanno introducendo nuovi criteri diagnostici e classificativi della sclerosi multipla. Questi criteri, basati su evidenze cliniche e biologiche consolidate, non rappresentano soltanto un aggiornamento tecnico, ma aprono a una vera e propria rivoluzione nell'approccio alla malattia. 

"I nuovi strumenti diagnostici – spiega Claudio Gasperini, coordinatore del gruppo di studio sulla sclerosi multipla della Sin - ci consentiranno di riconoscere la sclerosi multipla in una fase molto più precoce rispetto al passato, migliorando significativamente l'efficacia dell'intervento terapeutico. Non si tratta solo di diagnosi, ma di una presa in carico globale e personalizzata che può modificare la storia naturale della malattia. Parliamo di restituire tempo, opportunità e prospettive a chi convive con questa condizione". E' il passaggio da un modello reattivo, spesso centrato sull'emergenza e sulla gestione dei sintomi, a un modello proattivo, predittivo e adattivo. Un modello che mira a intercettare la malattia nei suoi primi segnali, grazie all'uso combinato di tecniche di imaging avanzato, biomarcatori e intelligenza artificiale applicata ai dati clinici. Un'evoluzione che chiama in causa non solo la medicina, ma anche l'organizzazione dei servizi sanitari e le politiche pubbliche. 

La Sin, in stretta collaborazione con l'Aims (Associazione italiana sclerosi multipla), sta lavorando per costruire le condizioni che permettano al sistema sanitario di recepire efficacemente questi cambiamenti. Questo significa investire nella formazione continua dei professionisti, aggiornare i percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (Pdta), rivedere i criteri di accesso alle terapie innovative e valorizzare la rete dei centri di riferimento presenti sul territorio. "Affinché questa transizione diventi reale e sostenibile - prosegue Gasperini - serve un'alleanza forte con le istituzioni. E' fondamentale garantire a tutte le persone con Sm, ovunque si trovino, un accesso equo e omogeneo a diagnosi tempestive, trattamenti efficaci e percorsi riabilitativi avanzati. E' altresì necessario un investimento stabile e strutturale nella ricerca scientifica e nella medicina predittiva, che rappresentano oggi le chiavi per una sanità realmente orientata al futuro. Infine, è indispensabile riconoscere il ruolo attivo delle persone con Sm nella definizione dei propri percorsi di cura: informarle, ascoltarle, coinvolgerle".  

"Viviamo un momento straordinario per la neurologia e per la sclerosi multipla in particolare: le innovazioni tecnologiche, farmacologiche e diagnostiche stanno trasformando radicalmente la pratica clinica e ci pongono davanti a una sfida cruciale. Non basta più scoprire, dobbiamo saper tradurre ogni avanzamento scientifico in un beneficio reale, concreto e accessibile per le persone che convivono con la malattia", dichiara Alessandro Padovani, presidente della Sin. 

"E' un obiettivo ambizioso - rimarca - che richiede responsabilità condivisa, capacità di visione e un impegno integrato tra tutti gli attori del sistema: dal mondo della ricerca alle istituzioni, dai professionisti della salute fino alla società civile. La scienza oggi ci consegna strumenti potenti, ma sta a noi fare in modo che ogni innovazione diventi un diritto garantito, che ogni passo avanti nella conoscenza si traduca in equità, che ogni nuova scoperta diventi speranza concreta per chi affronta ogni giorno, con coraggio e determinazione, la complessità e l'imprevedibilità della sclerosi multipla".  



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