Israele-Iran, Meloni: "Teheran non può avere l'atomica, negoziati obiettivo di tutti"
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(Adnkronos) - "Siamo tutti d'accordo sul fatto che non possa esserci un Iran che si dota dell'arma nucleare". La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si esprime così a margine del G7 che si chiude in Canada. Il conflitto tra Israele e Iran è stato al centro del dibattito tra i leader.
"Chiaramente, di fronte a una minaccia che è reale, siamo d'accordo sul fatto che Israele abbia il diritto di difendersi, ma l'obiettivo al quale tutti lavoriamo è arrivare a negoziazioni che consentano davvero di impedire che l'Iran diventi una potenza nucleare", dice Meloni.
"C'è convergenza di vedute nel G7, come avete visto anche dalla dichiarazione congiunta che è uscita ieri da parte dei leader del G7, sulla situazione mediorientale. Siamo tutti impegnati per la pace e la stabilità del Medio Oriente. Siamo consapevoli del fatto che la principale fonte di instabilità nella regione è proprio l'Iran", aggiunge.
L'Italia metterebbe a disposizione le proprie basi in caso di un coinvolgimento diretto degli Stati Uniti in un conflitto con l'Iran? "Questa non è una risposta che posso dare adesso: quando accadrà, ovviamente convocheremo le persone che dobbiamo convocare e prenderemo le nostre decisioni, non è una decisione che si prende così".
"Credo che questa sia il momento giusto" per "ottenere un cessate il fuoco a Gaza, è un obiettivo sul quale ho lavorato molto in questi giorni, è un obiettivo sul quale ho trovato convergenza. Il riferimento a un cessate il fuoco a Gaza è contenuto nella dichiarazione dei leader e sono soddisfatta di questo risultato", afferma ancora alla premier.
Sulla possibilità di un ruolo di mediatore per Vladimir Putin nel conflitto tra Israele e Iran "non mi pare ci fosse grande disponibilità da parte di nessuno" al G7. "Francamente, affidare a una nazione in guerra la mediazione su un'altra guerra non mi sembrerebbe proprio l'opzione migliore da prendere in considerazione", afferma la presidente del Consiglio, rispondendo alla stampa al termine dei lavori.
Capitolo Ucraina-Russia, altro tema trattato al vertice. "Abbiamo parlato di Ucraina ieri sera a cena, ne abbiamo parlato stamattina col presidente Zelensky al quale ovviamente ho portato la solidarietà del popolo italiano per i brutali attacchi che abbiamo visto anche nella notte di ieri", dice la premier riferendosi all'attacco portato dalla Russia contro un edificio civile di Kiev.
"Rifletto con voi sul fatto che ogni volta che si cerca di fare qualche passo in avanti, la Russia provoca con attacchi di questo genere, sulla popolazione civile". Anche sul conflitto russo-ucraino, evidenzia, "c'è convergenza di vedute" all'interno del G7: "Siamo tutti quanti d'accordo nel sostenere gli sforzi degli Stati Uniti e del presidente Trump verso una pace giusta e duratura".
"Rispetto al percorso necessario per arrivare a un cessate il fuoco e per aprire negoziazioni serie in Ucraina, noi abbiamo avuto una ampia disponibilità fin qui da parte dell'Ucraina e zero disponibilità da parte della Russia. Quindi è evidente che il dibattito si concentra prevalentemente su quali siano le mosse per portare anche la Russia seriamente a un tavolo delle trattative", sottolinea.
"Non era prevista una dichiarazione sull'Ucraina. Durante la cena ieri con il presidente Trump, il primo ministro" canadese "Carney ha condiviso con tutti i leader quali sarebbero stati i notes, i punti principali del suo report alla stampa sulla discussione che c'era stata sull'Ucraina, che più o meno ricalcano quello che io vi ho detto, e siamo stati tutti d'accordo", spiega rispondendo ad una domanda in merito alle indiscrezioni secondo cui il presidente americano Donald Trump avrebbe bloccato una dichiarazione finale sull'Ucraina, ritenendola eccessivamente dura nei confronti della Russia. (dall'inviato Antonio Atte)