Grant: "Ho scelto l'Italia, che emozione gli Internazionali. E so già cosa chiedere a Sinner"
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(Adnkronos) - Tyra Caterina Grant ha scelto l'Italia. La giovane tennista azzurra esordirà agli Internazionali d'Italia, al via il prossimo 7 maggio, a soli 17 anni, ma l'emozione va oltre il campo. Per la prima volta infatti Tyra giocherà con la bandiera italiana al fianco del nome.
Grant, oggi numero 356 del mondo, si sta già allenando sulla terra del Foro Italico e ha raccontato tutta la sua emozione all'Adnkronos.
Allora è tutto vero, hai scelto l'Italia.
Sì, ho scelto di giocare per l'Italia. Qualche giorno fa sono scesa in campo per la mia partita qui a Roma e accanto al mio nome è comparsa la bandiera italiana. Penso che l'ufficialità arriverà nei prossimi giorni.
L'Italia è casa tua, eppure sei figlia di due mondi.
Mia mamma è italiana, mio padre americano. Io sono nata e cresciuta in Italia, ho sempre studiato qui, i miei amici sono qui. Mi sento italiana al 100%.
Quanta emozione c'è nell'esordire agli Internazionali d'Italia?
Non vedo l'ora, veramente. Mi hanno dato una wild card per il tabellone principale, ne ho vinta una anche per il doppio. L'obiettivo come in tutti i tornei a cui partecipo è sempre di arrivare in fondo, anche se so che sarà complicato. Spero comunque di riuscire a vincere qualche partita in tabellone. Voglio passare il primo turno e poi giocarmela contro una testa di serie.
Ora incontrerai le tue nuove compagne di Nazionale, che hanno vinto l'ultima Billie Jean King Cup. Qualcuna a cui ti ispiri?
Non conosco ancora le altre tenniste azzurre, ma ora ne avrò sicuramente il tempo. Tra le donne non ho un modello in realtà, il mio idolo rimane Novak Djokovic. Mi ispiro a lui.
Nole al Foro non ci sarà, ma rivedremo Sinner. Qualcosa che vorresti chiedergli?
Jannik non l'ho ancora visto, ma appena ci vedremo parleremo anche della mia decisione. L'ultima volta l'ho incrociato in Australia, ma vorrei chiedergli come ci si sente ad aver vinto due Slam ed essere riuscito a confermarsi. Sarebbe una bella domanda da fargli. (di Simone Cesarei)