Ucraina, Trump: "Putin gioca col fuoco". Medvedev: "Brutta è la Terza guerra mondiale"
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(Adnkronos) - Alta tensione tra Usa e Russia sugli sviluppi della guerra in Ucraina. Vladimir Putin "sta giocando con il fuoco", ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump in un post su Truth Social in cui ha ricordato all'omologo russo "che se non fosse stato per me, alla Russia sarebbero già successe cose molto brutte".
All'avvertimento della Casa Bianca è arrivata, per bocca del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, una replica che sa di minaccia: "Conosco solo una cosa davvero brutta, la terza guerra mondiale. Spero che Trump capisca questo!", ha scritto su X.
Intanto Trump, "sempre più frustrato" per i continui attacchi di Vladimir Putin in Ucraina e il mancato avanzamento nei colloqui di pace, starebbe valutando, secondo quanto rivelato dal Wall Street Journal citando fonti informate, la possibilità di imporre sanzioni alla Russia questa settimana. Le misure non comprenderebbero nuove sanzioni bancarie, rivelano ancora le fonti citate dal Journal, ma includerebbero diverse opzioni per spingere il presidente russo a fare concessioni al tavolo negoziale, a partire dal cessate il fuoco di 30 giorni sostenuto dall'Ucraina e costantemente rifiutato dalla Russia.
Le stesse fonti però non escludono che alla fine Trump, che per settimane ha resistito alle pressioni di alleati internazionali e interni, come il senatore repubblicano Lindsey Graham che ha preparato un pacchetto bipartisan di durissime sanzioni, possa decidere di non imporre le nuove sanzioni. Interpellata dal giornale americano, la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha detto: "Il presidente è chiaro sul fatto che vuole un accordo di pace negoziale, e sta intelligentemente tenendo tutte le opzioni sul tavolo".
Nei giorni scorsi, lo stesso Trump ha detto che "assolutamente" sta valutando possibili sanzioni, quando è esploso contro Putin: "Lo conosco da tanto tempo, sono sempre andato d'accordo con lui, ma sta mandato i missili contro le città e sta uccidendo persone e non mi piace - ha detto - siamo nel mezzo di negoziati e manda missili contro Kiev ed altre città, non mi piace per niente".
Le fonti vicine al presidente ribadiscono, però, come Trump si stia stancando dei negoziati e stia meditando di abbandonarli del tutto se non funzionerà la spinta finale. Una possibilità del genere sarebbe in netto contrasto rispetto alle promesse elettorali di essere in grado di concludere la guerra nei primi giorni di mandato.
In questi mesi, Trump abbia cambiato posizione più volte su Putin, usando parole dure nei suoi confronti, usando la minaccia delle sanzioni, ma anche allo stesso tempo parlando di ridurre le barriere commerciali con la Russia per aprire il Paese ad investimenti Usa. Ma le parole e toni duri usati domenica da Trump, che in fondo pensava che visto il loro rapporto Putin avrebbe messo fine al conflitto come favore personale, sembrano rappresentare per alcuni commentatori un punto di svolta.
"Sembra da queste dichiarazioni che il presidente Trump stia capendo chi è Putin - afferma William Taylor, ex ambasciatore Usa in Ucraina - la domanda è: è serio? sarà questo sufficiente ad adottare delle misure, delle sanzioni? La risposta è che sembra che Trump sia sul punto di concludere, o abbia già concluso, che l'ostacolo è Putin".
Bisogna in ogni caso non dimenticare che è invece certo il fatto che Trump non è un fan di Volodymyr Zelensky e che il tycoon riteneva che nuove sanzioni a Mosca potrebbero spingere il presidente ucraino a continuare il conflitto. Basti pensare che dopo l'attacco a Putin di domenica, Trump ha subito criticato anche Zelensky dicendo che "non fa nessun favore al suo Paese parlando nel modo in cui parla".
Infine, Trump in passato ha espresso la convinzione che nuova sanzioni alla Russia non limiterebbero la sua capacità bellica, compromettendo invece i tentativi di rilanciare i rapporti economici tra Washington e Mosca.