Blue economy, Rixi: "Serve svolta Ue su cantieristica per rilancio e sicurezza"
12:35:41 222

(Adnkronos) - "In questo momento credo che non solo lâItalia, ma il mondo stia guardando in maniera molto diversa al mare. I cambiamenti geopolitici fanno sĂŹ che sia un collegamento non tra due nazioni, ma tra interi continenti. In un momento in cui anche le linee di comunicazione e le linee logistiche cambiano rapidamente, lâattenzione a livello mondiale sul mare è altissima". Lo ha detto il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi, a margine del IV Summit Nazionale sullâEconomia del mare â Blue Forum, presso la sede di Unioncamere negli Horti Sallustiani a Roma. "Fortunatamente il nostro Paese ha un grande know-how su questo - continua - LâEuropa è il continente che ha piĂš navi. LâItalia, allâinterno dellâEuropa, è uno dei Paesi che è piĂš sviluppato nel settore della blue economy, dalla cantieristica navale, alla nautica di diporto, fino allo shipping. E' chiaro che in questo momento noi stiamo chiedendo anche a livello europeo di cambiare il paradigma, di consentire anche di intervenire sulla nostra cantieristica in maniera massiva".Â
In particolare, "basta pensare che lâ85% dei cantieri navali, dei bacini per la costruzione e il refitting delle navi è tra Cina e Corea, solo il 7% è in Europa - osserva Rixi - Oggi tutte le merci che arrivano sul continente europeo passano via mare a causa della guerra in Ucraina e quindi, per noi, è fondamentale, anche per una sicurezza logistica, avere una grande capacitĂ nei prossimi anni per cambiare, rimettere in bacino le navi, costruire nuove navi. Rimettere in bacino anche perchĂŠ - sottolinea - nel frattempo câè tutto il tema del green, del cambiamento dei carburanti e quindi rivedere anche le motorizzazioni delle flotte. Ă un lavoro immane che vuol dire però grande capacitĂ , possibilitĂ del nostro Paese per incidereâ.Â
Per il viceministro, "lâunderwater, che riguarda sempre la blue economy - precisa - è un nuovo aspetto che nasce proprio in questi anni, dove lâItalia è ancora protagonista con la nuova agenzia che il governo ha voluto creare e su cui si investirĂ nei prossimi anni". Non si tratta quindi "solo di connessioni su cavi sottomarini, ma anche della possibilitĂ di controllare tutta la parte subacquea, sia per motivi di sicurezza, sia sul traffico logistico e sullâutilizzo delle materie prime". Certo, è "un mondo che sta cambiando rapidamente â conclude â ma che forse, per la prima volta dopo tanti decenni, vede il nostro Paese leader e protagonista in moltissimi settori".Â