Elezione nuovo Papa, via al Conclave: chi è il cardinale Stephen Brislin

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Elezione nuovo Papa, via al Conclave: chi è il cardinale Stephen BrislinElezione nuovo Papa, via al Conclave: chi è il cardinale Stephen Brislin

(Adnkronos) - Nel conclave 2025 spicca la figura del cardinale Stephen Brislin, 68 anni, attuale arcivescovo di Johannesburg, è un prelato di orientamento progressista, con radici scozzesi e irlandesi, noto per il suo impegno nelle questioni sociali e per la leadership dimostrata negli ultimi anni, che lo ha portato sotto i riflettori della Chiesa globale. 

Nato a Welkom il 24 settembre 1956, ha ricevuto la sua prima istruzione presso il Convento di Sant'Agnese e le scuole dei Fratelli Cristiani nella stessa città. Ha poi proseguito la sua formazione accademica in diverse istituzioni: ha studiato psicologia all'Università di Città del Capo, filosofia al Seminario San Giovanni Maria Vianney di Pretoria e teologia presso il progressista (oggi chiuso) Istituto Missionario di Mill Hill a Londra. È stato ordinato sacerdote il 19 novembre 1983, dopo aver completato gli studi presso l'Università di Lovanio in Belgio. 

La sua traiettoria ecclesiastica è stata segnata da una crescita costante e da incarichi sempre più rilevanti. Papa Benedetto XVI lo ha nominato vescovo di Kroonstad il 28 gennaio 2007, e, riconoscendone le doti pastorali, lo ha promosso arcivescovo di Città del Capo il 18 dicembre 2009, incarico assunto il 7 febbraio 2010. 

La sua influenza si è estesa ben oltre i confini dell'arcidiocesi: tra il 2013 e il 2019 ha presieduto la Conferenza Episcopale Cattolica dell'Africa Meridionale, prendendo parte ai Sinodi sulla Famiglia del 2014 e 2015. Papa Francesco lo ha creato cardinale nel 2023, assegnandogli il titolo presbiterale di Santa Maria Domenica Mazzarello. Il 28 ottobre 2024 è stato nominato arcivescovo di Johannesburg, insediandosi ufficialmente il 25 gennaio 2025. Poco dopo, il 7 agosto, è stato rieletto presidente della Conferenza Episcopale dell'Africa Meridionale. 

Durante il suo ministero, Brislin si è distinto come una figura dell'ala riformista della Chiesa cattolica, mantenendo una posizione aperta e accogliente verso persone con orientamenti omosessuali e consentendo l'ingresso nell'arcidiocesi di un gruppo precedentemente escluso, favorevole all'ordinazione femminile e al clero sposato. 

Nel 2022, sotto la sua guida, l'arcidiocesi ha pubblicato un rapporto di sintesi per il Sinodo sulla Sinodalità, che proponeva una revisione della struttura gerarchica della Chiesa, un'esplorazione del diaconato femminile, un ampliamento della definizione di famiglia e una rilettura dell'enciclica Humanae Vitae, invocando una maggiore inclusione delle persone LGBTQ+. Il documento, firmato con lo stemma araldico del cardinale, presentava un approccio dichiaratamente innovativo, se non addirittura rivoluzionario, rispetto alla tradizione ecclesiale. 

“Nel mondo del XXI secolo è essenziale mantenere la tradizione, conoscerne le radici, ma anche abbracciare il cambiamento”, si leggeva nel rapporto. E ancora: “Le solide tradizioni della Chiesa sono anche le sue fragilità. Le principali restrizioni che rischiano di ostacolarne il progresso includono il celibato obbligatorio e il divieto dell'ordinazione delle donne. Ma lo Spirito Santo della Speranza sarà con noi mentre camminiamo nella fede”. 

Brislin ha parlato apertamente delle difficoltà che affliggono il Sudafrica, tra cui povertà diffusa, corruzione endemica e l'urgenza di una leadership morale. Ha ribadito l'importanza del ruolo della Chiesa nel promuovere la dignità umana e affrontare queste sfide. Nel gennaio 2018 ha visitato la Striscia di Gaza nell'ambito della Holy Land Coordination, un'iniziativa internazionale di vescovi in favore della pace. Particolarmente sensibile al dramma dei migranti, ha mostrato una costante attenzione verso il popolo Basotho, a cui ha prestato ministero fin dai primi anni del suo sacerdozio. 

Ha inoltre guidato quattro pellegrinaggi organizzati dal settimanale The Southern Cross, visitando nove Paesi tra cui Italia, Palestina, Israele, Egitto, Spagna e Portogallo. Il 5 maggio 2023, l'Oblate School of Theology di San Antonio (Texas) gli ha conferito una laurea honoris causa in leadership pastorale. 

Durante il suo lungo episcopato a Città del Capo, avviato nel 2009, il numero delle vocazioni sacerdotali è rimasto stabile, mentre quello dei religiosi e religiose ha registrato una flessione di circa un terzo. Oltre all'inglese, si presume che il cardinale conosca anche l'afrikaans e abbia una certa familiarità con il sesotho. 

Alla domanda se si consideri un possibile papabile, Brislin ha risposto con modestia che, sebbene "tecnicamente" sia possibile, non ritiene di avere l'esperienza globale di altri cardinali: "Non dimentichiamo che io sono davvero un piccolo servitore rispetto ad alcuni di questi giganti, persone di enorme intelletto e profonda esperienza. Prendete l'arcivescovo Víctor Manuel Fernández: ha scritto qualcosa come 300 libri. Ha una visione davvero ampia. Sono personalità come lui ad avere più probabilità di essere scelte". (di Paolo Martini) 



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