Iran risponde a nuovo attacco, pioggia di missili su Israele
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(Adnkronos) - Israele riprende gli attacchi contro l'Iran, Teheran risponde con una pioggia di missili. Dopo l'offensiva israeliana nella notte tra il 12 e il 13 giugno, ecco la rappresaglia iraniana con una pioggia di missili. All'operazione Rising Lion annunciata dal premier israeliano Benjamin Netanyahu, l'Iran replica con l'operazione Vera Promessa 3.
La tensione torna a salire nella serata di oggi, con la ripresa dell'attacco di Israele: numerose esplosioni segnalate nell'area della capitale Teheran, in particolare nelle nelle zone orientali e occidentali della città. L'operazione punta anche ai siti nucleari, in particolare a Isfahan. Quasi contemporaneamente dopo, ecco la replica iraniana con il lancio di circa 100 missili, a cui seguirà una seconda ondata: "Tutto Israele è sotto attacco mentre l'Iran lancia missili", si legge in un post pubblicato su X dalle Forze di difesa israeliane.
Diverse esplosioni vengono avvertite a Tel Aviv, la popolazione viene esortata a rimanere nei rifugi. Almeno quindici persone restano ferite nella parte centrale di Israele, come riferiscono i servizi di emergenza israeliani.
"Le forze armate dell'Iran devasteranno il malvagio regime sionista", dice la Guida Suprema iraniana, Ali Khamenei, in un messaggio. "La Nazione iraniana può stare certa che non ci sarà negligenza nella nostra risposta", prosegue Khamenei, secondo cui Israele "non uscirà indenne da questo crimine". I Guardiani della Rivoluzione, quando a Teheran sono passate le 22, annunciano che le forze iraniane "hanno eseguito la loro risposta schiacciante e precisa contro decine di obiettivi, centri militari e basi aeree" in Israele nell'ambito dell' Operazione Vera Promessa 3.
Lo scontro è totale e sembra destinato a proseguire. Il capo di stato maggiore israeliano, Eyal Zamir, rende noto che l'esercito sta portando gli attacchi contro l'Iran "a piena forza e a ritmo elevato" con l'obiettivo di completare la missione lanciata nella giornata stessa, che ha visto colpiti siti militari e nucleari iraniani. Zamir sottolinea l'importanza di mantenere un alto livello di preparazione e disciplina sul fronte interno, anticipando "momenti difficili" e la necessità di essere pronti a fronteggiare diversi scenari.
Dall'Iran, l'agenzia Tasnim afferma che le difese aeree hanno abbattuto due aerei da guerra israeliani e catturato una pilota. Le forze israeliane smentiscono: "E' una fake news dei media iraniani", dice il portavoce delle Idf in lingua araba, Avichay Adraee, aggiungendo che "questa notizia diffusa dai media iraniani è completamente infondata".
L'offensiva israeliana nell'ambito dell'operazione Rising Lion sarebbe arrivata all'impianto nucleare di Fordow, che si trova a centinaia di metri di profondità. L'agenzia Fars fa riferimento a due esplosioni nella zona, mentre l'emittente iraniana Press Tv afferma che le difese aree della Repubblica islamica hanno abbattuto un drone israeliano nei pressi di Fordow, che si trova a sud di Qom, città santa per gli sciiti.
Gli attacchi israeliani si sviluppano ad ampio raggio e non si limitano a Teheran. Esplosioni vengono segnalate anche nell'area di Isfahan, nell'Iran Centrale, in una provincia che ospita diversi impianti collegati ai programmi nucleari, evidenzia l'agenzia Mehr.
Le Forze di difesa israeliane a stretto giro confermano di aver colpito un sito nucleare nei pressi di Isfahan. "Non permetteremo all'Iran di avanzare verso la bomba nucleare, non permetteremo lo sviluppo di missili che hanno come obiettivo quello di colpirci", dice il portavoce delle Idf, generale Effie Defrin.
Le autorità della provincia dell’Azerbaigian orientale, nel nord-ovest dell’Iran, intanto aggiornano a 18 il numero dei morti a seguito dei raid israeliani, raddoppiando il precedente bilancio di 8 vittime. Le cifre sono riferite dall'agenzia di stampa ufficiale iraniana Irna, che parla anche di 35 feriti causati dalle "aggressioni brutali".
Gli attacchi hanno colpito 11 siti nella provincia, secondo quanto riferito dalle autorità locali. Il precedente bilancio complessivo, dopo la prima ondata di attacchi israeliani, faceva riferimento a 78 morti nel paese: il numero, vista l'offensiva senza soluzione di continuità, è destinato a crescere.