Tumori, Grossi (Iaea): "Sostenere Cnao e la cultura dell'utilizzo dell'energia nucleare"

12:42:0 209 stampa questo articolo
Tumori, Grossi (Iaea): Tumori, Grossi (Iaea): "Sostenere Cnao e la cultura dell'utilizzo dell'energia nucleare"

(Adnkronos) - "E' importante favorire la diffusione di una cultura positiva dell'utilizzo dell'energia nucleare. Quello che Cnao fa da oltre vent'anni ne è una dimostrazione: il trattamento di particolari tipi di tumore con protoni, ioni carbonio e, nel prossimo futuro, con altri ioni. Cnao è impegnato da tempo nel promuovere attività divulgative e di formazione per far comprendere quanto le particelle atomiche siano un'importante risorsa da utilizzare per scopi clinici ed è pronto a iniziare nuove collaborazioni all'interno del network internazionale promosso da Iaea". E' il messaggio lanciato dal Centro nazionale di adroterapia oncologica durante un incontro, ieri a Pavia, con Rafael Mariano Grossi, direttore generale dell'Iaea, Agenzia internazionale per l'energia atomica, grazie al supporto del ministero degli Esteri e di Regione Lombardia. Per la prima volta il numero uno dell'agenzia mondiale ha visitato la struttura sanitaria accompagnato da May Abdel-Wahab, direttrice della Divisione Salute umana del Dipartimento di Scienze e applicazioni nucleari dell'Iaea, e da Diego Candano, suo senior advisor, e Andrea Borio Di Tigliole, programme coordinator al Dipartimento di Nuclear Energy. 

"Siamo profondamente onorati di aver accolto il dottor Grossi al Cnao - afferma Gianluca Vago, presidente Cnao e direttore Dipartimento di Oncologia e onco-ematologia Università degli Studi di Milano - Siamo sinceramente grati per il tempo e l'attenzione che ha dedicato alle nostre attività in corso e ai progetti futuri. Il Cnao è uno dei soli 6 centri al mondo, e l'unico in Italia, che utilizza protoni, ioni carbonio e, presto, altri ioni come l'elio per trattare alcune forme tumorali che non rispondono alle terapie tradizionali o sono inoperabili. L'adroterapia offre potenzialità straordinarie, che richiedono ancora studio, approfondimento e lo sviluppo di competenze altamente specializzate. E' importante far conoscere queste opportunità terapeutiche, unite alle altre opzioni sviluppate negli ultimi anni a beneficio della ricerca clinica e dei pazienti. Cnao - aggiunge Vago - si sta preparando a sperimentare anche una nuova metodica, la Bnct (Boron Neutron Capture Therapy), che potenzialmente consentirà il trattamento di forme tumorali particolarmente complesse con un approccio ancora più preciso e personalizzato". 

Soddisfazione è stata espressa anche da Grossi: "E' un grande piacere per me aver potuto visitare un centro di assoluta eccellenza come il Cnao, un esempio concreto di come la tecnologia nucleare possa essere applicata con successo anche in ambito clinico, con un impatto positivo sulle nostre vite. E' fondamentale investire nella formazione di nuovi specialisti capaci di gestire strumenti estremamente sofisticati e, al tempo stesso, promuovere un accesso più equo alle cure innovative. Le tecnologie avanzate, infatti, devono essere sempre più messe disposizione di pazienti e cittadini, ovunque nel mondo". 

"Intorno all'adroterapia ruotano ben 20 diverse figure professionali dal medico radioterapista fino al tecnico addetto al funzionamento dell'acceleratore di particelle, passando per il fisico medico e il bioingegnere - precisa Sandro Rossi, direttore generale Fondazione Cnao - Il nostro centro è un'eccellenza del sistema sanitario sia lombardo che nazionale e può vantare un expertise rilevante a livello mondiale".  

"Con Iaea - aggiunge - abbiamo avviato da anni una proficua collaborazione e organizzato convegni, workshop, attività di alta formazione e altre attività di divulgazione sull'adroterapia e, più in generale, sull'utilizzo delle radiazioni in medicina. L'Agenzia internazionale è interessata non solo dall'aspetto terapeutico della tecnologia, ma anche dal tema della gestione delle radiazioni e delle possibili problematiche ambientali. Auspichiamo quindi una collaborazione più strutturata con Iaea, soprattutto in programmi di alta formazione rivolti a studenti e specializzandi nelle diverse discipline interessate all’adroterapia", conclude il Dg. 



Articolo di Salute / Commenti