Taranto, bimbo di 3 anni muore per meningite: non era vaccinato

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Taranto, bimbo di 3 anni muore per meningite: non era vaccinatoTaranto, bimbo di 3 anni muore per meningite: non era vaccinato

(Adnkronos) - Un bambino di 3 anni, residente a Taranto, è morto all’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari per una sospetta meningite fulminante. Secondo l'Asl di Taranto, le prime analisi indicano come responsabile il meningococco e il bambino non risultava vaccinato. E' stata avviata la profilassi per i contatti stretti.  

 

Secondo l'infettivologo Matteo Bassetti, "nel 2025 un bambino di 3 anni non può morire di una sepsi meningococcica che è prevenibile con due dosi di vaccino, non è degna di una Paese civile. La politica - scrive Bassetti su X commentando - si interroghi quando continua a fare campagna elettorale contro la salute dei cittadini, si deve mettere un punto a capo su questo. Serve schierarsi dalla parte della scienza e dei vaccini. Non si può morire così, è inaccettabile. Già le mani dalla scienza".  

 

"Se vengono diffuse bugie sui vaccini, la gente si spaventa e non si vaccina (o non vaccina i figli), e le conseguenze possono essere tragiche. La meningite meningococcica è una malattia terribile: un bambino passa in poche ore da quella che sembra una banale influenza a una sepsi irreversibile. E' difficile da diagnosticare e da curare, ma è facilissima da prevenire: abbiamo un vaccino sicuro ed efficace che se usato in maniera estesa non solo azzera la malattia tra i bambini, ma pure negli adulti", afferma il virologo Roberto Burioni.  

"Perché non è stato vaccinato? Non esiste nessun motivo razionale - sottolinea - per non vaccinare un bambino contro la meningite: questa scelta catastrofica può essere presa solo a causa dell'insensata paura diffusa da irresponsabili, siano essi medici somari, giornalisti con pochi scrupoli o politici scellerati. Tutti questi traggono dalla loro opera di disinformazione un vantaggio personale, ma mai vengono chiamati a rispondere dei danni terribili che causa il loro impunito abuso della libertà di parola", conclude Burioni, professore di Virologia e Microbiologia all'università Vita-Salute San Raffaele di Milano. 

 



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