Gaza, ok Israele ad espansione offensiva. Media: "Nuovo piano prevede conquista della Striscia"
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(Adnkronos) - Il gabinetto di sicurezza di Israele ha approvato all'unanimità il piano di espansione dell'offensiva militare nella Striscia di Gaza. Lo ha confermato un funzionario israeliano al Times of Israel precisando che il piano sarà attuato solo dopo la visita del presidente degli Stati Uniti Donald Trump nella regione la prossima settimana. Fino ad allora, ha spiegato la fonte, si cercherà di raggiungere un accordo con Hamas su un cessate il fuoco e sugli ostaggi.
Secondo quanto ha dichiarato una fonte del governo israeliano citata dal Times of Israel, il piano, presentato dal capo di stato maggiore delle Idf, tenente generale Eyal Zamir, prevede ''la conquista di Gaza'' e il ''mantenimento dei territori''. Si prevede quindi che l'esercuto israeliano prenda il controllo del territorio a Gaza, sposti la popolazione civile verso sud, attacchi Hamas e impedisca al gruppo terroristico di prendere il controllo degli aiuti umanitari.
Il gabinetto di sicurezza ha approvato un piano per riprendere le consegne di aiuti a Gaza, rivedendone al contempo il meccanismo al fine di ridurre il rischio che arrivino a Hamas. Il ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben Gvir è stato l'unico a votare contro il piano, che verrà attuato quando la situazione a Gaza lo richiederà.
Intanto non si fermano gli attacchi. L'agenzia della protezione civile della Striscia di Gaza ha dichiarato che almeno 19 persone sono state uccise in due raid aerei israeliani nel nord dell'enclave palestinese questa mattina. "I nostri team hanno trovato 15 martiri e 10 feriti, per lo più bambini e donne, dopo un attacco israeliano su tre appartamenti" a nord-ovest di Gaza City, ha affermato il portavoce dell'agenzia, Mahmud Bassal, aggiungendo che altre quattro persone sono state uccise e quattro ferite in un attacco su un'abitazione nella città di Beit Lahiya, nel nord-ovest.
L'Iran ha negato di aver fornito aiuto ai miliziani yemeniti Houthi per il lancio del missile balistico ieri verso l'aeroporto internazionale di Ben Gurion a Tel Aviv, in Israele. E' quanto si legge in una nota diffusa dal ministero degli Esteri di Teheran. "Le azioni degli yemeniti a sostegno del popolo palestinese sono state una decisione indipendente, nata dal loro sentimento di solidarietà" nei loro confronti, ha affermato il ministero degli Esteri iraniano.
Dopo l'attacco il premier israeliano Benjamin Netanyahu aveva promesso che avrebbe colpito l'Iran per il sostegno fornito ai miliziani dello Yemen.
I ribelli yemeniti Houthi hanno riferito che gli Stati Uniti hanno effettuato circa 10 attacchi nella capitale Sana'a e nei dintorni durante la notte. Secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Saba, gestita dagli Houthi, due degli attacchi condotti dalla ''aggressione americana'' hanno preso di mira Arbaeen Street nella capitale e uno la strada dell'aeroporto. Il ministero della Salute degli Houthi ha dichiarato che 14 persone sono rimaste ferite nel quartiere di Sawan.
Gli attacchi sono avvenuti dopo che il primo ministro Benjamin Netanyahu ha promesso di reagire contro gli Houthi e l'Iran dopo che i miliziani sciiti avevano colpito l'aeroporto Ben Gurion con un missile balistico.