Piantedosi sugli sgomberi: "Dopo il Leoncavallo arriverà anche il turno di CasaPound"

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Piantedosi sugli sgomberi: Piantedosi sugli sgomberi: "Dopo il Leoncavallo arriverà anche il turno di CasaPound"

(Adnkronos) - Dopo lo sgombero del Leoncavallo il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi parla oggi, sabato 23 agosto, anche di Casapound. "E' inserito nella lista degli stabili occupati abusivamente e per i quali prima o poi si dovrà provvedere'' dice al Meeting di Rimini. "Quando ero prefetto inserì quelle occupazioni abusive nella lista di quelle da prendere in considerazione per lo sgombero in quanto illegali. Poi Giuli ha detto anche di adottare dei percorsi di legalità, ma quello vale per quella occupazione come per delle altre". 

Lo sgombero del Leoncavallo 

Lo sgombero del Leoncavallo ''non è stato anticipato anzi noi siamo stati condannati a pagare per il ritardo nell'esecuzione dello sfratto tre milioni e 300mila euro solo per i 10 anni pregressi e ogni ritardo avrebbe comportato un ulteriore risarcimento danni di più di 300mila euro all'anno". "Ora voi capirete che non era più procrastinabile nel momento in cui era possibile restituire la proprietà, è stata un'operazione doverosamente logica'' spiega. 

Il video di Almasri 

''L'ho visto sui social'' ma ''le ricostruzioni sembrano attribuire quel video a molti anni fa. Nessuno ha mai pensato che quel personaggio fosse meritevole di qualche considerazione'' ha detto a proposito del video di Almasri. ''Io ho firmato un decreto di espulsione'' che si fondava in parte ''anche sugli elementi di pericolosità. Sono stato anche un po' discusso per questo. Fa parte di considerazioni di giustizia, tutelare l'interesse degli italiani in Italia e all'estero''. 

Salvini  

''Al di là della diplomazia ufficiale la politica a tutte le latitudini si alimenta e si esercita anche attraverso espressioni forti" dice il ministro dell'Interno. "Matteo Salvini è un leader politico e quindi utilizza a volte una terminologia molto forte per veicolare in maniera forte i suoi messaggi''. 

Immigrazione  

''Da quando sono ministro di questo governo, quindi ormai siamo quasi a tre anni, mi è capito di espellere per motivi di sicurezza nazionale più di 200 cittadini stranieri: ad alcuni abbiamo preventivamente revocato la cittadinanza italiana che nel frattempo gli avevano concesso" dice Piantedosi. "Sono quasi tutti casi in cui da evidenze oggettive si è scoperto che avevano tendenze di radicalizzazione, di matrimonio con cause terroristiche e tanti altri fenomeni intermedi. Cosa che evidenzia come il lavoro non basta per dare integrazione e non basta un foglio di carta. Noi a volte viviamo l'illusione, anche un po' ipocrita, che se gli diamo il permesso di soggiorno risolviamo il problema dell'integrazione''. ''Se vedeste i dati della conversione dei permessi di soggiorno per protezione internazionale per motivi di lavoro vedreste percentuali irrisorie rispetto all'idealizzazione di un percorso lineare di integrazione'', ha aggiunto. ''Immaginare di poter erigere dei muri è solamente illusorio oltreché caratterizzato da valori o disvalori morali a seconda di come la si vede. E' profondamente illusorio, l'umanità si è modellata sempre con i flussi migratori delle persone. Quindi erigere dei muri è praticamente inutile però questo non deve esonerare i governi a non tentare di governare questi processi epocali, perché dobbiamo essere noi, non i trafficanti di esseri umani, a decidere quali sono le politiche di ingresso sui territori di Paesi come il nostro'' conclude. 

 



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