MILANO (ITALPRESS) – La sostenibilità è coesione e inclusione sociale ma anche valore economico. Cultura e spettacolo come si esprimono in queste fondamentali voci? Un approccio ESG evoluto può permettere di valutare e valorizzare cultura e spettacolo sia da un punto di vista sociale sia economico? Ora si. Grazie all’analisi svolta dal Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari Venezia, in collaborazione con il Teatro La Fenice, si sono stimati gli impatti economici diretti, indiretti e indotti generati sul territorio di riferimento dalla produzione di un’istituzione culturale, anche in termini occupazionali. Lo studio ha permesso di dare una dimensione tangibile, economica alla presenza di un’istituzione culturale come La Fenice ma si può replicare per tutti i teatri d’Italia, dal Massimo di Palermo alla Scala di Milano, oltre ad altre realtà, e quindi valorizzare la dimensione S in tutto il suo valore. L’esito è anche particolarmente significativo in termini di Governance pubblica e del territorio. Il risultato di un ritorno pari a 3 per ogni euro investito è particolarmente significativo, trattandosi del solo ritorno economico senza contare il valore della crescita culturale e sociale del territorio. E’ fondamentale oltre che strategico poter fornire competenze e conoscenza con formazione e analisi di qualità e imparziali per aiutare le scelte pubbliche e la governance territoriale. Il lavoro è anche parte del progetto PNRR GRINS che con la piattaforma AMELIA vuole fornire supporto ai decisori pubblici, alle imprese e ai cittadini. Nella puntata 54 di Focus ESG, approfondiscono il lavoro fatto e i risultati il Direttore del Teatro La Fenice, Andrea Erri, la professoressa Monica Billio, ordinaria a Ca’ Foscari e la professoressa Tiziana Lippiello, Rettrice di Ca’ Foscari, con il giornalista Marco Marelli.
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