Sinner, la vendetta è servita: annienta Bublik e si prende il derby con Musetti
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(Adnkronos) - Jannik Sinner vola ai quarti di finale degli Us Open 2025 e si prende il derby azzurro con Lorenzo Musetti, in primo dell'era Open ai quarti di uno Slam. Il numero uno del mondo ha battuto Alexander Bublik, numero 24 del mondo, in tre set con il punteggio di 6-1, 6-1, 6-1 in appena un'ora e 23 minuti di gioco. Prestazione dominante per Sinner negli ottavi dello Slam americano, a cui arriva da campione in carica.
Il copione sembra chiaro fin dal primo game del primo set. Bublik, che veniva da 55 turni di battuta senza subire break, si ritrova subito sotto 4-0 nel primo parziale, subendo il ritmo da fondocampo di Sinner, implabile al servizio e letale in risposta. A poche ore dal match, Jannik aveva rivelato a Rami Malek e Anna Wintour, ospiti d'onore nel parterre dell'Arthur Ashe Stadium, che quello era il "tempo per la vendetta". Bublik infatti era stato l'unico a battere Sinner, oltre a Carlos Alcaraz, nel 2025, avendolo eliminato in rimonta agli ottavi dell'Atp 500 di Halle. E quella vendetta l'azzurro la costruisce break su break, martellando l'avversario e portandolo all'esasperazione.
Nemmeno le palle corte e i servizi dal passo, parte fissa dello show di Bublik, salvano il kazako che cede 6-1 il primo parziale e comincia a scuotere la testa e sorridere nervosamente. La musica non cambia nel secondo, dove Sinner continua a giocare determinato e profondo, reattivo sui tentativi di corta dell'avversario, che tanto male gli avevano fatto in passato, e andando a segno con il 'suo' rovescio lungolinea. Il 6-1 con cui si conclude il secondo set è conseguenza di un match mai in discussione, che nel terzo set trova qualche emozione, seppur transitoria.
Bublik vince il primo punto in risposta ed esulta come se avesse conquistato il break, poco importa se poi Sinner si prende comunque il game e piazza altri due break in apertura. L'azzurro non cala mai di intensità e concentrazione e concede una sola occasione all'avversario di strappargli il servizio, nel sesto game, salvo poi annullarla con un ace e chiudere i conti con un altro 6-1.