Botti e bicchieri vuoti, in molte cantine. È un’annata, quella del 2017, che verrà ricordata per il crollo della produzione di vino: mai così in basso negli ultimi 50 anni.
Secondo l’organizzazione internazionale del vino basata a Parigi, la caduta è dell’ 8,2 per cento rispetto all’anno scorso e si attesta sui 246,7 milioni di ettolitri a livello mondiale. A trascinare in basso l’indice, condizioni meteo sfavorevoli nei Paesi europei di grande produzione. E quindi quest’anno si ha meno 23 per cento di vino in Italia, meno 19 in Francia e meno 15 per cento in Spagna. L’Italia, tuttavia, resta il primo produttore mondiale anche nel 2017. Principale indiziata dello scarso raccolto è ovviamente la siccità; la qualità del vino, almeno quella, dicono gli esperti, è salva.