Caos Palazzo Mosti. Tutti contro tutti, il sindaco: 'Numeri o mi dimetto'

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Il sindaco di Benevento Fausto PepeIl sindaco di Benevento Fausto Pepe

E' ufficiale, il Consiglio comunale saltato ieri è stato nuovamente convocato per lunedì 14 aprile, alle 9.30. Invariati i punti all'orine del giorno.
Per fissare la seduta, si è reso necessario il ricorso ad una procedura d'urgenza, considerato che non sarebbero intercorsi i 5 giorni dalla convocazione, entro lunedì.
Ad accelerare i tempi, l'emergenza che si è creata sulla vicenda Amts. L'affidamento del servizio deve essere formalizzato in tempi stretti. Su questo punto, i vertici dell'azienda dei trasporti sono inamovibili e il sindaco non si è tirato indietro.La 'prova di forza' con la sua maggioranza andrà, dunque, in scena ad inizio settimana. Il Pd, ieri presente solo con 8 componenti, dovrà serrare le fila, pena le dimissioni del primo cittadino. Pepe, nella nota diffusa ieri, dopo una giornata abbastanza convulsa, ha parlato di "mancato coordinamento all'interno della maggioranza consiliare", ma anche di comportamenti "irresponsabili" di qualcuno. Pare che a farne le spese sia stato il capogruppo del PD, Angelo Miceli, in una discussione piuttosto animata con il 'suo' sindaco.
Sindaco che non risparmia nemmeno l'opposizione, che, però, si sa, per definizione fa il suo lavoro e non è tenuta a garantire il numero legale ad una maggioranza incerta. Pepe, si diceva ha parlato, a questo proposito, di "squallidi giochetti, pensano di fare il bene della città e non si rendono conto di gettare discredito sulle istituzioni".
Ma, l'opposizione si era già espressa con parole molto dure all'indirizzo del sindaco e dei suoi uomini: "L'amministrazione, dopo aver distrutto la città con l'economia cittadina totalmente ridotta al nulla e senza nessuna prospettiva di sviluppo, evidenzia l'assenza di nessuna soluzione per Benevento. A nulla serviranno le sue dichiarazioni, del solito film già visto, di scaricare sugli altri e sull’opposizione di essere irresponsabili, le vere ed uniche irresponsabilità sono le sue per non aver saputo, in questi 8 anni, creare le condizioni minime per amministrare la città, confermandosi, oramai, che non è più in grado di garantire un governo serio e fattivo alla nostra comunità e quindi, per il bene della città e dimostrando senso di responsabilità, deve necessariamente dimettersi".
Laura De Figlio

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