Caso Maria Ungureanu, la Cassazione nega gli arresti per i fratelli Ciocan

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Maria Ungureanu Maria Ungureanu

Daniel e Cristina Ciocan, gravemente indiziati per la morte violenta della piccola Maria Ungureanu avvenuta in una piscina a San Salvatore Telesino il 19 giugno 2016, non vanno arrestati. E' quanto ha stabilito la Cassazione.

La Cassazione ha quindi respinto le richieste della Procura che aveva fatto ricorso contro il Tribunale del Riesame che aveva confermato il no all'arresto.  La suprema corte ha quindi avallato la decisione del Tribunale partenopeo che  aveva a sua volta accolto la decisione del GIP repsingendo le richieste di arresto per l'insussistenza di gravi motivi, come richiesto invece dalla Procura. Il Procuratore aggiunto Giovanni Conzo e il sostituto Maria Scamarcio avevano quindi fatto ricorso alla decisione del Tribunale del Riesame, ricorso giudicato inamissibile dalla Cassazione.

I due fratelli rumeni sono al centro delle indagini condotte dalla Procura di Benevento  per la morte per annegamento della piccola Maria. La bambina aveva 9 anni. Prima di morire aveva subito violenza sessuale e Daniel Ciocan, amico di famiglia e ultima persona a vedere la bambina, è indiziato come responsabile della sua morte, mentre la sorella sarebbe coinvolta per favoreggiamento. 



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