4 novembre. Ricci ringrazia le Forze Armate: "Faremo rinascere il Sannio"

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Il presidente Ricci tiene il discorso durante le celebrazioni del 4 novembre Il presidente Ricci tiene il discorso durante le celebrazioni del 4 novembre

Si sono tenute anche a Benevento, le celebrazioni per il 4 novembre, Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.

Nel suo intervento, presso il Monumento ai Caduti, il presidente della Provincia di Benevento Claudio Ricci ha ricordato anche il centenario de ‘La Grande Guerra’ e ringraziato tutte le forze che sul campo hanno lavorato al fianco dei cittadini nei momenti drammatici dell’alluvione che colpito il Sannio.

“La Prima Guerra Mondiale segnò una svolta di crudeltà nella conduzione delle guerre, che non sono mai state belle, ma che mai avevano visto, come in quell’inizio del secolo XX, un tale livello di atrocità nel combattimento. Nella ricorrenza dei 100 anni della nostra entrata in quel conflitto, giustamente definito dal Papa «un’inutile strage», centinaia di migliaia di cittadini italiani, la gran parte dei quali giovanissimi, trovarono la morte per consegnare a noi un’Italia unita. Molti tra loro lo fecero con ogni probabilità in maniera inconsapevole, ma noi abbiamo il dovere di rendere omaggio al loro estremo sacrificio. Questa manifestazione davanti al Monumento ai Caduti è ormai di antica data, eppure dobbiamo riempirla di significato e di senso attuale proprio per ricordare degnamente quei nostri morti che diedero la vita per noi”.

Queste le parole che il presidente della Provincia di BeneventoClaudio Ricci, ha rivolto stamani ai tanti presenti, durante le celebrazioni del 4 novembre, svoltesi dinanzi alla ‘Vittoria Alata’, giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.

“Nei giorni scorsi – ha proseguito Ricci – in due distinte ondate, la Natura ha pesantemente colpito il nostro Sannio con effetti devastanti, dovuti in parte anche alle aggressioni al territorio da parte di noi umani. A fronte dell’enormità del disastro, nel ricordo delle vittime dell’alluvione ed in omaggio all’umile, nobile e disinteressato lavoro di tanti uomini e donne delle Forze Armate, delle Forze di Polizia, dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile, dei Volontari, degli immigrati, dei tanti sconosciuti di questo nostro Paese che hanno soccorso le popolazioni colpite per ridare loro la speranza, dando vita ad una eccezionale gara di solidarietà, noi oggi qui, come Istituzioni e come cittadini del Sannio, dobbiamo assumere un doppio impegno.

Il primo – ha sottolineato – è quello di avviare la ricostruzione della nostra terra martoriata; il secondo è quello di farla bene. Io ho un sogno: e cioè che nei prossimi anni, perché molto a lungo durerà questa fase di ricostruzione, noi, mentre faremo rinascere il Sannio, daremo una risposta trasparente e rivolta al bene comune. Cessato il primo intervento dell’emergenza, per il quale ringrazio lo Stato e i Volontari, viene per noi amministratori e per la nostra comunità il difficile: dobbiamo essere capaci di ricostruire senza manicheismi e senza sciacallaggi.

La storia dimostra – ha ricordato il presidente della Provincia – che c’è un’Italia del malaffare che, dopo le calamità naturali, si frega le mani e ride, volendo lucrare sulle disgrazie altrui: ebbene, noi davanti a questo Monumento ai Caduti dobbiamo assumerci l’impegno di dare un esempio a tutta la Nazione di una ricostruzione limpida e pulita che sia anche rispettosa dell’ambiente e della Natura.

Nei momenti immediatamente successivi all’alluvione la gente sannita – ha concluso – non ha risposto con isterismi e piagnistei, ma, al contrario, si è rimboccata le maniche per rialzarsi: anche nella fase successiva e per i prossimi anni dobbiamo dimostrare di essere un popolo unito che, con senso civico, non vorrà approfittare delle provvidenze dello Stato centrale prendendo per sé più del dovuto e sottraendolo ad altri che ne hanno bisogno. Viva l’Italia, Viva le Forze Armate, Viva Benevento. Viva il Sannio”.



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