Cisl, a Roma sit - in di protesta della Federazione Nazionale della Sicurezza

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La Federazione Nazionale della Sicurezza Cisl domani sarà in piazza a Roma per protestare e chiedere attenzione per i lavoratori in divisa. 

Si terrà domani, 25 maggio, indetta dalla Federazione Nazionale della Sicurezza della Cisl la manifestazione di carattere nazionale con un sit-in di protesta nei pressi di Montecitorio. A protestare anche i Vigili del Fuoco, la Polizia Penitenziaria, il Corpo Forestale dello Stato presenti nel Sannio.

L’intento, è quello di “coinvolgere direttamente le istituzioni, senza intermediari che fanno perdere forza e natura alla contestazione. Con tale protesta, alla quale parteciperà una nutrita delegazione dell’IrpiniaSannio, si vuole rappresentare, con forza, la voce dei lavoratori in divisa e richiamare l’attenzione del governo sulla non più rinviabile necessità di provvedimenti specifici per il settore sicurezza e soccorso pubblico. Per i Vigili del Fuoco – fa sapere la Cisl – rivendichiamo non solo la necessità di equiparare la retribuzione e la previdenza a quella dei corpi di Polizia ma anche il riconoscimento delle malattie professionali derivanti dal lavoro, specifico ed usurante, svolto quotidianamente a favore della collettività, pianificando un significativo aumento degli organici anche attraverso l’esaurimento delle graduatorie tutt’ora vigenti.

Per la Polizia Penitenziaria sosteniamo e rivendichiamo la necessità irrinunciabile che nell’ambito del riordino delle carriere si risponda in modo concreto alle esigenze delle carriere più basse, in particolare di coloro che hanno questa grande usura e forte stress all’interno degli istituti di pena. Nel contempo rivendichiamo un significativo aumento dell’organico, magari attraverso un concorso straordinario, per far fronte anche alle nuove funzioni che vengono attribuite al corpo. Esso infatti dovrà contribuire, in modo significativo, alle attività trattamentali ed anche alle misure alternative alla pena.

Per il Corpo Forestale dello Stato diciamo, con forza, il no alla militarizzazione ed all’assorbimento nell’arma dei Carabinieri, vogliamo invece che il patrimonio umano venga valorizzato e svolga al meglio le attività ambientali ed agroalimentari. Per tutti e tre i settori infine, rivendichiamo l’apertura del tavolo contrattuale, dopo il lungo blocco che è durato sette anni, e l’attivazione della previdenza complementare visto che siamo gli unici settori dello Stato a cui ancora non viene applicata, con tutti i danni che ciò provoca sul trattamento pensionistico dei nostri lavoratori. Infine rivendichiamo che gli 80 euro concessi dallo stato a questi corpi siano risorse aggiuntive da devolvere nell’ambito delle risorse contrattuali affinchè si possa dare dignità al rinnovo del contratto del comparto Sicurezza e dei Vigili del Fuoco”.



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