Come funzionano i prestiti personali? Chi puo' richiederli?

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I prestiti personali permettono di ottenere liquidità non vincolata all’acquisto di un bene. Scopri subito caratteristiche e condizioni economiche.

I prestiti personali sono dei finanziamenti che consentono di ottenere liquidità di cui poter disporre come si desidera. A differenza dei prestiti finalizzati, quindi, non è necessario concordare in anticipo una finalità con la banca, ma si può utilizzare la liquidità ottenuta per coprire spese diverse e di varia natura. Come ogni prestito, anche quelli personali prevedono la restituzione del capitale maggiorata da una certa quota di interessi, indicati dal Tan (Tasso Annuo Nominale). Tuttavia, al fine di valutare il costo complessivo del finanziamento e trovare così il migliore prestito personale è il Taeg (Tasso Annuo Effettivo Globale) il valore migliore, poiché è comprensivo di interessi e di tutte le altre spese connesse all’erogazione e all’eventuale assicurazione a protezione del credito. 

Condizioni economiche dei prestiti personali
Rispetto ad altre tipologie di credito, i prestiti personali sono piuttosto rischiosi per le banche. Non avendo nessun bene ipotecato come garanzia o la sicurezza del TFR come per la cessione del quinto, ad esempio, il rischio di insolvenza da parte del cliente e di conseguente perdita di denaro per la banca è più alto. Per questo motivo i prestiti personali presentano un tasso di interesse più elevato rispetto ad altre tipologie di finanziamento. In media sul mercato si trovano prestiti personali con un Taeg medio dell’11-12%, ma non è raro trovare prodotti anche con tassi più alti. In questi casi è importante verificare sempre le tabelle dei tassi di usura della Banca d’Italia che vengono aggiornate ogni 3 mesi. Attualmente il tasso di usura per i prestiti personali è fissato a 18,16%: se quindi una finanziaria dovesse proporti un prestito personale ad un tasso maggiore stanne alla larga!

Chi può richiedere un prestito personale?
I prestiti personali vengono concessi solo a chi può presentare solide garanzie reddituali. È fondamentale quindi disporre di un contratto di lavoro a tempo indeterminato e di una busta paga. In alcuni casi, anche i lavoratori a tempo determinato potrebbero riuscire ad ottenere credito, ma solo se il piano di rimborso termina prima della fine del contratto di lavoro. Per i lavoratori autonomi è un po’ più complicato ottenere un prestito personale, ma non impossibile se si possono certificare entrate adeguate e costanti. 

In mancanza delle garanzie sopraelencate, alcune banche potrebbero richiederne di alternative, come ad esempio la presenza di un garante che si impegni a restituire il debito al tuo posto se ce ne fosse bisogno. Ancora la banca potrebbe porre come condizione necessaria all’erogazione la stipula di una polizza a protezione del credito: in questi casi ricorda però che non sei obbligato a sottoscrivere l’assicurazione che ti propone la banca, ma hai tempo 10 giorni lavorativi per trovarne una più conveniente.

Diversa è invece la situazione per cattivi pagatori e protestati. Se in passato sei stato segnalato alle Centrali Rischi Finanziari per problemi nel rimborso di finanziamenti, le tue chance di ottenere un prestito personale sono davvero basse. In questi casi potresti invece avere più fortuna con la cessione del quinto, ma puoi richiederla solo se hai un posto di lavoro a tempo indeterminato. 



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