Consiglio Comunale, rimodulate le entrate tributarie. Scontro sull'Asia: protestano i lavoratori - FOTO

15:16:18 5134 stampa questo articolo
Consiglio comunaleConsiglio comunale

Consiglio caldo, stamane anche per la presenza dei lavoratori licenziati dall'Asia che hanno interrotto la seduta. Approvata la delibera sulla Tari, lavori proseguono. 

Approvato con 18 voti favorevoli, 1 voto contrario, e 9 no – il M5S ha invece abbandonato l’aula – l’ordine del giorno che prevedeva: “1) art. 251 del D. Lgs. 267/2000 (TUEL). Attivazione delle entrate tributarie. Approvazione del Piano Finanziario, della relazione di accompagnamento e delle tariffe della componente TARI dell’Imposta unica comunale (IUC) – anno 2017". Ad aprire il Consiglio comunale – dopo il minuto di silenzio nel ricordo del dramma delle Foibe – è stata l’assessore alle Finanze del Comune di Benevento Maria Carmela Serluca che ha ricordato come “si prevede una riduzione del 4%. Il costo della Tari che è di 16 milioni e 631mila euro, dovrà essere coperto con le aliquote: 60% utenze domestiche, 40% non domestiche".

Consiglio caldo, anche per la presenza dei lavoratori ex Russo e dei i 25 licenziati, assente il sindaco Clemente Mastella – che hanno chiesto l’istituzione di una Commissione d’inchiesta e contestato l’operato dell’assessore Serluca, a mediare è intervenuta il vicesindaco Erminia Mazzioni – nei giorni scorsi dall’Asia così come annunciato da Lucio Lonardo in conferenza stampa, insieme alla riduzione dei servizi che effettuerà l’azienda dopo il taglio di 1 milione e centomila euro da parte del Comune dopo la dichiarazione del dissesto.

A parlare dopo la Serluca, è stato Italo Di Dio, esponente del gruppo Del Vecchio Sindaco. “Viviamo nel caos sia amministrativo che politico. Questo atteggiamento, che vede anche frizioni forti tra la Giunta e l’Asia, non consente di esprimere pareri coscienti”. Per Di Dio, “Il braccio di ferro tra Lonardo e la Giunta crea diversi problemi anche ai cittadini ed i tagli effettuati per ripercussioni non sono accettabili. Chiedo di sapere – ha concluso – il criterio utilizzato dal presidente Lonardo, che andrebbe convocato, per effettuare queste scelte”.

Marianna Farese, del Movimento 5 Stelle ha chiesto non solo spiegazioni, ma anche di sapere “chi ha predisposto la documentazione sull’Asia? Una soluzione potrebbe essere quella di aumentare le entrate con i conferimenti, riscontrate numerose contraddizioni”.

Pepe. “Il contratto di servizio con l’Asia non esiste ma ci sarà un taglio di un milione di euro e se il costo del servizio sarà tagliato inevitabilmente questo inciderà e l’azienda ovviamente non fornirà più lo stesso servizio”. Per l’ex sindaco Pepe dunque, “non aver concordato il servizio e allo stesso tempo aver votato la delibera è stato un errore. Vi state prendendo una responsabilità notevole, tutto potevate tagliare ma non le spese ambientali”.

Ad intervenire anche Luigi Scarinzi del Gruppo Misto, che ha chiesto di “stilare un nuovo piano” prima di dirsi “colpito dall’atteggiamento del presidente Lonardo”. Il presidente del Consiglio Gino De Minico, ha ringraziato Scarinzi per l’intervento, “Lonardo abituato ad autogestirsi, io gli avrei chiesto se si sente ancora capace di gestire l’Asia”.

La discussione è poi continuata con Francesco De Pierro, capogruppo del Partito Democratico, “Quello che noi non condividiamo dell’Amministrazione è questo modo di fare: a tratti subisce, vedi Asia, e su altre tenta di farla da padrona. Se oggi diverse persone non lavorano più, è colpa della politica. Non era più corretto attivare tavolo di concertazione per arrivare poi oggi ad una soluzione condivisa? Non è bella conferenza fatta da Lonardo, non è bella la figura dell’Amministrazione che ancora non ha ammonito l’atteggiamento assunto dall’Asia. Il nostro compito è quello di fornire un servizio, se possibile di eccellenza ed invece ci ritroviamo ad approvare un atto dovuto. Vorremmo capire se saranno assunti provvedimenti, perché è la politica oggi a tagliare un milione di euro all’Asia. A cosa porterà la riduzione del servizio? 11 gennaio con dissesto scritto pagina infelice e difficile ora assumiamocene le conseguenze. Queste sono le prime avvisaglie, gli effetti del dissesto però non sono ancora visibili”.

Se Quarantiello ha nel suo intervento ha espresso la volontà di votare a favore del provvedimento a prendere la parola è stato poi Raffaele Del Vecchio: “Benvenuti nel mondo reale. La relazione doveva essere correlata da dati con i quali potessimo capire dove avvenissero i tagli. Questa delibera non contiene chiarezza, contiene solo un dato, quello che il presidente dell’Asia taglierà i servizi. Quali saranno gli altri tagli? Perché la maggioranza non ha rimosso Lonardo?”.

La discussione è poi proseguita con l’intervento di Luigi De Nigris che attacca: “Per dieci anni l’opposizione ha tenuto l’aliquota al massimo, ora è arrivato con il dissesto il taglio di un milione di euro, qualche conseguenza doveva esserci. Voi avete viziato Lonardo, il piano finanziario è identico al vostro”.

La Serluca, ha poi conclusa. “Delibera consegnata nei termini, per quanto riguarda l’Asia sono attenta a quello che succede. Il presidente dell’Asia può fare tutte le dichiarazioni che vuole, ma noi non siamo d’accordo. Asia ha utilizzato fino ad oggi lavoratori interinali, ma doveva far ricorso al centro per l’impiego determinando un risparmio. Venire a dire che oggi licenziamo 25 lavoratori è una cosa che non sta in piedi. Ci sono voci di costo che possono essere ridotte e con loro, lunedì(l’incontro prevede la presenza di Lonardo e Romito, ndr), proveremo a fare un contratto di servizio”.

Nicola Sguera, del Movimento 5 Stelle si è chiesto invece: “Perché arrivare sempre all’ultimo giorno? Noi come Movimento 5 Stelle abbiamo la necessità forte di dare un segnale e abbandoneremo l’aula e annunciamo che se continuerà la sciatteria nello gestire queste emergenze non parteciperemo ai lavori. Per quanto riguarda l’Asia tra dieci giorni presenteremo un dossier ed un esposto all’Anac”.

Dopo la pausa, il Consiglio è ripreso per discutere i punti rimanenti.

Approvato con 17 voti a favore, 8 contrari e 1 astenuto: "2) art. 251 del D. Lgs. 267/2000 (TUEL). Attivazione delle entrate tributarie a seguito della dichiarazione di dissesto. IMU, TASI, ADDIZIONALE IRPEF, TOSAP e ICP/DD.PP.AA".

Il Consiglio è poi continuato con il terzo punto all’ordine del giorno: “attivazione delle entrate proprie patrimoniali ai sensi dell’art. 251 del D. Lgs. 267/2000 (TUEL)”. tre gli emendamenti presentati, uno da Luigi Scarinzi riguardante la piscina di Capodimonte nel quale chiede “l’aumento congruo del canone da 6.196,80 euro a 8.640 euro equiparandolo a quello previsto per il Palazzetto dello Sport PalaValentino Ferrara”. Uno da Annalisa Tomaciello riguardanti alcune modifiche al testo e uno da Vincenzo Sguera: “abbassamento di circa il 40% del canone per l’impianto tennis da 4000mila a 2400 euro è illegittimo, parliamo di uno degli impianti più rilevanti, la proposta è quella di far pagare un canone di 4.800 euro”. Gli emendamenti di Luigi Scarinzi e Vincenzo Sguera sono stati approvati con 25 voti favorevoli, 21 favorevoli e 8 contrari per l’emendamento presentato dalla maggioranza, mentre la delibera è stata approvata con 21 voti favorevoli e 4 contrari(Del Vecchio De Pierro Feleppa Di Dio).

Il quarto ed ultimo punto all’ordine del giorno riguardante: “art. 251 del D. Lgs 267/2000 (TUEL). Attivazione delle entrate tributarie a seguito della dichiarazione di dissesto. Diritti SUAP, proventi da permessi a costruire e proventi Urbanistica” è stato invece approvato con 18 voti favorevoli, 5 contrari e 1 astenuto. L’emendamento presentato da Quarantiello è anch’esso stato approvato con gli stessi numeri.

Michele Palmieri



Articolo di Comune di Benevento / Commenti