De Zerbi: "Perdere la partita per stupidate fa rabbia, mentre per fare un gol noi ci vuole la mano di Dio"

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De ZerbiDe Zerbi

"La partita non è sempre ad una velocità. Ci sono momenti in cui bisogna spingere, momenti in cui bisogna coprirsi, momenti in cui bisogna rallentare e queste sono cose che si percepiscono in campo. E lì, in tanti, non abbiamo capito il momento della gara". Ha esordito così, nella conferenza stampa del dopo parita De Zerbi.

L'Allenatore giallorosso, visibilmente provato, ha analizzato con la stampa l'esito della partita contro la Spal. "Guardate - ha dichiarato - ho pensato subito dopo il gol a mettere un difensore in più. Però non è il difensore in più o in meno che cambia, ma è l'interpretazione della gara. Si può capire il fatto che i giocatori ci tenessero tanto a cercare il secondo gol - questa è una possibilità per generosità - cosa che li ha fatti tendere a cercare campo, però bisogna saper capire i momenti delle partite". 

Che speranze di salvezza ci sono? Questa era una partita che in caso di vittoria poteva rilanciarvi a ridosso della Spal.

I punti diventano tanti. Il fatto che ci giochiamo le partite, come anche oggi e poi le perdi su stupidate, fa rabbia; mentre per fare un gol noi ci vuole la mano di Dio. L'uscita di D'Alessandro è stata dovuta ad una ginocchiata che ha complicato gli ultimi minuti del primo tempo, tanto è vero che ho provato mantenerlo nel secondo tempo, ma zoppicava, tanto che ho dovuto sostiuirlo. 

Se potesse rigiocare la partita, ci sono scelte che non farebbe o rifarebbe tutto allo stesso modo?

Cambierei qualcosa, ma non tanto, perchè non mi sento di aver sbagliato tattiche, ma perchè abbiam perso. Sapevo che poteva essere una partita controllata da loro, perchè giocando con tre dietro, han fatto un po' quello che noi abbiam fatto ad Udine. Però sapevo anche che avendo alle spalle Ciciretti, abbassando un po' di più e lasciando un po' il gioco a loro e prendendo un po' più di campo, potevamo crearci delle occasioni da gol, e ci siamo creati tra l'altro.

Calciomercato e strategie. Cosa cambia con questa sconfitta?

Guardate, patisco anche io le sconfitte. Sul mercato: non so se ne parleremo stasera o domani con il presidente, ma la società sa benissimo di cosa c'è bisogno e valuterà chi ci sarà da prendere, compatibilmente con il gradimento di chi deve venire. Con un punto in classifica diventa un po' più complicato per la scelta del giocatore, non tanto per la società, penso.

All'osservazione di un giornalista, il quale faceva notare che per fare la serie A ci vuole qualità, cosa dimostrata dalla Spal, De Zerbi ha risposto: "Io sono abituato a prendermi le responsabiità, non sono neanche un vigliacco che scappa. Non ho sicuramente cambiato le sorti a questa squadra, ma devo pensare prima a me poi a tutto il resto. Molte partite le abbiamo perse per fragilità, mentre gli altri hanno formato un gruppo che riesce ad avere un collegamento mentale. I giocatori della Spal stanno insieme probabilmente da tre anni ad esempio. Non che nella nostra non ci sia armonia, ma fare gruppo è qualcosa di diverso, è condividere esperienze da più tempo. Vi dico questo senza nulla togliere alle mie responsabilità".

Come si va avanti dopo questa sconfitta?

Come il Crotone l'anno scorso. Domani c'è allenamento perchè sabato c'è un'altra partita. Bisogna mettersi in discussione, ognuno lo fa per se stesso, così come sto facendo io ora. 

"Brignoli - ha concluso De Zerbi - non è che non avesse fatto bene, non l'ho fatto giocare perchè l'ho visto poco sereno e per questo meno adatto ad affrontare questa partita"

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