Fausto Pepe alla riunione dell'Ufficio di Presidenza dell'Anci

02/04/2014 16:32:19 1097

fausto pepe

Il sindaco di Benevento, Fausto Pepe, si recherà domani 3 aprile presso gli Uffici Anci di Roma per partecipare alla riunione dell’Ufficio di presidenza dell’Associazione, allargato ai sindaci dei Comuni capoluogo e ai presidenti delle Anci regionali. L’ordine del giorno dell’incontro prevede i rapporti con il Governo e le proposte da presentare, le considerazioni sulle riforme istituzionali, l’iter del Disegno di Legge Delrio ed iniziative in merito, l’informativa sull’approvazione del Disegno di Legge Enti Locali. Alla vigilia della riunione, il primo cittadino di Benevento, nella qualità di membro del Consiglio Direttivo nazionale dell’Anci, ha sottolineato che “l’Associazione ha già espresso appoggio alla proposta del Presidente del Consiglio Renzi di superare il bicameralismo attraverso la trasformazione dell'attuale Senato in un'assemblea delle Autonomie dove siano presenti i sindaci. Un'Assemblea non elettiva e senza indennità perché le istituzioni territoriali sono già elettive e già ricevono un'indennità per il loro lavoro. Con il progetto di riforma - ha dichiarato Pepe - c'è l'occasione storica di recuperare credibilità verso i cittadini riducendo il numero dei parlamentari e i costi della politica, dando la rapidità necessaria all'iter di approvazione delle leggi, garantendo che le istituzioni territoriali possano dare direttamente il loro contributo e fare la loro parte. Noi Sindaci ci auguriamo che il Parlamento sostenga il disegno costituzionale del Governo". Per quanto riguarda invece il Ddl Delrio, Pepe ha osservato che anche in questo caso l’Anci condivide l'impianto delle riforme sul riassetto delle Province come enti di secondo grado e l'istituzione delle Città metropolitane. La riforma, però, richiede la ridefinizione dei rapporti e delle competenze che andranno in via esclusiva a Stato, Regioni e Comuni. “La sfida di Anci – ha concluso il primo cittadino di Benevento – sarà lavorare per favorire quei processi di aggregazione nei Comuni, come Unioni, fusioni e convenzioni, in modo da avere dimensioni comunali adeguate ai servizi che si intendono proporre”.