Forestale. Smantellati e sequestrati impianti e attrezzature per uccellagione. Liberati i cardellini catturati

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Gli agenti del Corpo Forestale dello Stato (foto di archivio)Gli agenti del Corpo Forestale dello Stato (foto di archivio)

A distanza di pochi giorni da una precedente operazione antibracconaggio, il personale del Comando Stazione del Corpo Forestale dello Stato di Benevento ha effettuato, presso località Olivola a Benevento, controlli relativi alla pratica dell'uccellagione. Nell'occasione gli Ufficiali ed Agenti di P.G. hanno individuato in flagranza di reato un uomo dell'hinterland napoletano che con l'ausilio dei consueti metodi di cattura, costituiti da lacci, reti e sventurati richiami vivi, aveva già catturato un cospicuo numero di fringillidi, alcuni custoditi in anguste gabbiette, altri legati con l'ausilio di spille da balia. Numerose altre postazioni di cattura, frettolosamente abbandonate dai bracconieri all'arrivo dei forestali, sono state distrutte dal personale intervenuto, il quale ha asportato i materiali adoperati per la cattura, donando la libertà ai volatili imprigionati che si dibattevano nelle maglie delle reti. L’uomo è stato deferito all'Autorità Giudiziaria ai sensi della normativa sulla caccia, non particolarmente severa (arresto fino ad 1 anno o ammenda da 774 a 2065 euro), nonché ai sensi dell’art. 544 ter del codice penale, afferente al maltrattamento di animali che il legislatore ha voluto includere tra i delitti, punendolo con la pena della reclusione fino a 18 mesi o con una multa fino a 30mila euro. Tutti i marchingegni vietati solo stati sottoposti a sequestro penale, mentre i volatili sono stati liberati sul posto.



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