Il centro destra punta su Antonio Di Maria per la Rocca dei Rettori, Mastella il grande tessitore

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Antonio Di MariaAntonio Di Maria

Antonio Di Maria, candidato alla presidenza della Provincia di Benevento, si è presentato questo pomeriggio al folto pubblico di sostenitori, tra i quali molti amministratori locali del Sannio, il corpo elettorale a cui si rivolge.

Antonio Di Maria, sindaco di Santa Croce del Sannio, è al suo terzo mandato. Ha un lungo cursus honorum, ricopre anche la carica di presidente della Comunità Montana dell'Alto Tammaro – orgoglioso del fatto che è l’unica a non essere in arretrato con gli stipendi dei forestali – oltre ad essere presente nell’associazionismo degli enti locali.

La candidatura di Di Maria è venuta fuori nell’ambito del centro destra, grazie alla tela pazientemente tessuta e fortemente voluta da Clemente Mastella; oltre la sua stessa presenza, e quella della consorte, la senatrice Sandra Lonardo, lo testimoniano tutti. Una tela, quella ordita da Mastella, che abbraccia Forza Italia e Fratelli d’Italia. Al tavolo, in qualità di uno dei due presentatori della candidatura, anche Giorgio Nista, già vicepresidente della Provincia con Carmine Nardone, nonché ex DS.

Di Maria non ha ricette, dice, perché non vuole imporre il suo punto di vista. Vuole che siano gli amministratori a suggerire soluzioni. Insomma, come ricorda più volte nel proprio intervento, il suo metodo è quello dell’ascolto e della condivisione.

Non entra quindi nel merito della soluzione dei problemi, ma elenca tutti quelli che attanagliano la nostra provincia: a partire dalla viabilità e di conseguenza dei trasporti, al dissesto idrogeologico. Per non tralasciare i nuovi servizi digitali, con la limitata connettività del nostro territorio.
Ancora, il problema dei rifiuti e quello dei fiumi, l’eolico selvaggio e lo spopolamento e la desertificazione dei piccoli comuni.
Queste le problematiche che Di Maria individua per la nostra provincia, poi segue il modello organizzativo.

Si sofferma poi, in modo particolare, sulla sanità e sui servizi minimi che – lamenta – si sta smantellando. Nei paesi del Nord Europa che ha visitato nell’ambito dei suoi incarichi istituzionali – sottolinea – la qualità della sanità è data anche dal tempo massimo di raggiungibilità di un ospedale che deve essere massimo di 10 minuti. Il contrario di quanto sta avvenendo nel nostro territorio.

Di Maria assegna un assist a Mastella, che nel proprio intervento rileva la contraddizione del segretario provinciale PD “che prima ha magnificato l’aumento dei servizi sanitari per poi rimangiarsi tutto riuscendo a litigare per questo con il presidente della Regione del suo stesso partito”.

Federico Paolucci, di Fratelli d’Italia, augura a Di Maria di trasformare la Provincia in modo tale da far sentire i comuni il proprio centro, perché si riconoscano parte di essa e non contrapposti alla città capoluogo. Avanza poi una proposta a Mastella, quella di trasformare la tradizionale Fiera di San Giuseppe nella Vinitaly del Sud.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Domenico Mauro, di Forza Italia, il quale è convinto anch’egli che occorra promuovere le eccellenze agroalimentari del nostro territorio.

Giorgio Nista, dal canto suo, sottolinea come 800 anni di enclave del Sannio, all’interno dello Stato Pontificio, abbiano lasciato il segno. Poi come eventi rilevanti e significativi per Benevento, negli ultimi anni, elenca la Serie A e Quattro Notti e più di luna piena.

La senatrice Sandra Lonardo, presente al tavolo, non può che esserne contenta. Nel suo intevento la senatrice di Forza Italia, pone invee l’accento sul fatto di ritenere inconcepibile l’attuale legge elettorale della provincia informando di aver già presentato una proposta di modifica nel senso di un ritorno alle orgini, con l’elezione affidata a tutti i cittadini. La legge Del Rio, argomenta, ha fallito.



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