Mensa scolastica, Altrabenevento attacca. Mastella: "Programma si realizza in 5 anni non 5 giorni"

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Per quanto riguarda il tema Mensa scolastica, Altrabenevento ha bollato come “deludente” il primo incontro con il sindaco Mastella, “che non conferma l'utilizzo del centro di cottura di Capodimonte annunciato in campagna elettorale”.

Torna d’attualità la questione mensa scolastica, ieri infatti si è svolto a Palazzo Mosti un incontro che si è tra il sindaco Clemente Mastella ed i rappresentanti dei comitati dei genitori ed un gruppo di dipendenti della mensa.

“Abbiamo chiesto – scrive Sandra Sandrucci di Altrabenevento – innanzitutto discontinuità rispetto al comportamento tenuto dalla passata amministrazione su questa delicata questione. Anche per questo motivo pensavamo che i risultati dell'incontro fossero resi noti con un comunicato stampa ufficiale del sindaco. Non è vero – precisa la Sandrucci – che abbiamo chiesto al sindaco di escludere arbitrariamente alcune ditte dalla gara per l'appalto. Abbiamo chiesto, invece, che il Comune di Benevento provveda innanzitutto a recuperare il centro di cottura comunale di Capodimonte e quindi ad invitare alla gara di appalto ditte qualificate e locali e non solo quelle che posseggono un centro di cottura privato in zona. Abbiamo anche chiesto, ancora una volta , che alla Quadrelle 2001 siano contestate tutte le violazioni più volte segnalate anche in relazione alla gestione del personale”.

“Mastella – conclude – che nel suo programma elettorale aveva indicato chiaramente l'uso del centro di cottura comunale di Capodimonte, ieri ha sostenuto che per ora questa soluzione non è adottabile ed ha annunciato la prossima gara di appalto senza chiarire quale sarebbe il nuovo Capitolato. Attendiamo una prossima convocazione per conoscere le precise intenzioni della nuova amministrazione comunale relative al servizio di mensa scolastica”.

La risposta del primo cittadino non si è fatta attendere. “In merito al comunicato stampa dell’associazione Altrabenevento a firma di Sandra Sandrucci, mi preme sottolineare che, come da accordi, il primo incontro sulla mensa scolastica è stato un mero appuntamento informale, in attesa di avere dettagliati rilievi da parte dei presenti alla riunione e tenuto conto che il dirigente preposto alla gestione della mensa era stato arrestato il giorno prima. Premesso che il programma elettorale si realizza in cinque anni e non i cinque giorni, la riattivazione del centro di cottura comunale di Capodimonte costa oltre 500mila euro e, al momento, le casse del comune non hanno la disponibilità di poter cacciare nemmeno un euro. Se non c'è correttezza da parte di chi partecipa, la prossima volta incontrerò solo il comitato di mamme, i lavoratori e gli insegnanti con i dirigenti degli istituti. La preoccupazione per i bambini, i genitori e gli insegnanti del tempo pieno era e rimane un momento sostanziale dell'attività di questa amministrazione”.



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