Scuola, sistema di valutazione e assegnazione del bonus. La Cgil ne discute nel pomeriggio

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La Flc Cgil si dice seriamente preoccupata per quanto sta accadendo nella scuola sannita in relazione al sistema di valutazione che, secondo “la buona scuola” dovrebbe servire a migliorare la scuola italiana.

Secondo Vincenzo Delli Veneri, segretario della Flc Cgil, gli interrogativi su un possibile arricchimento della scuola derivante dall’attribuzione del “Bonus” sono, “col dirigente che assegna denaro scegliendo a chi dare e quanto elargire? Continua a vivere l’autonomia docente e la libertà di insegnamento con la competizione per il riconoscimento salariale? Può essere elargito il premio emarginando i luoghi della partecipazione (Collegio e Contrattazione)?”. 

“Sembra solo che si passi da un sistema di relazioni partecipate e democratiche ad un sistema autoritario e unidirezionale – dice il sindacalista – esautorando tanto le prerogative collegiali quanto quelle sindacali. Quali i benefici? La qualità di una scuola e il risultato, per quella collettività dove essa è inserita, è l’intreccio sinergico di mille fattori in cui oltre ai docenti (e non solo quelli di ruolo) contribuiscono personale ATA (accoglienza, vigilanza), dirigenti scolastici (amalgama di tutto il personale per valorizzarne le qualità), enti locali (strutture, mense, trasporti), per cui l’idea che premiando un docente si possa fare “la buona scuola” sembra solo spostare l’attenzione dalla luna al dito: un bravo docente di italiano potrà fare la differenza per il risultato scolastico di quel ragazzo? Insomma basta un solista per ascoltare una bella sinfonia o è necessaria un’orchestra affiatata, che abbia un buon direttore, buoni orchestrali, buoni strumenti e una buona sala da concerto?”.

Poi continua. “Non secondario il fatto che ad oggi (ad un passo dal termine delle lezioni) non si ha nessuna certezza delle somme che dovrebbero servire a riconoscere questa premialità. Quale sarà la somma destinata ad ogni scuola? Quale scelta può, dunque, favorire l’individuazione di criteri che effettivamente promuovano il miglioramento della scuola, così come previsto dal Rapporto di Autovalutazione e dal Piano di Miglioramento delle scuole?”.

Di questo e di altro ancora si discuterà oggi, giovedì 5 maggio alle ore 17.00, a Benevento in Cgil nel salone “Di Vittorio” con Rsu, Rsa, componenti dei Comitato Valutazione (docenti, genitori, studenti) di tutte le scuole del Sannio. “L’intento – conclude Delli Veneri – è quello di determinare la consapevolezza che la legge 107 nega ai possibili attori di questa innovazione che tanto decantata dal governo rischia di trasformarsi in un boomerang per la scuola: conflitti tra docenti e dirigenti, rottura del collante della cooperazione tra docenti e la restante parte della collettività scolastica, nessun miglioramento effettivo della qualità dell’insegnamento a favore degli studenti”.



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