Trading online: quali vantaggi in questi tempi di crisi?

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I tassi al minimo storico decisi dalla Banca Centrale Europea incidono direttamente sul rendimento degli investimenti finanziari. Come orientarsi per cercare quale possa essere il modo migliore per fare fruttare i propri soldi in banca?

Come ricorderanno i lettori più attenti delle rubriche de ilQuaderno.it, abbiamo già parlato ad aprile del modo migliore per investire 10.000 euro in un conto deposito. In tale occasione ci siamo concentrati sull’offerta del mercato italiano, e come visto, anche i conti online più convenienti non riuscivano a superare il 2% di rendimento con vincoli a 24 mesi. Il contesto economico attuale ha messo il Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi di fronte alla dura realtà, l’Europa non riuscirà a raggiungere il target di inflazione previsto e l’area euro è nuovamente in deflazione. I dati pubblicati a maggio hanno evidenziato che l’Italia è peggiorata ulteriormente ad aprile, attestandosi al -0.5%, questo comporterà il protrarsi per lungo tempo della serie di misure espansive adottate che, tra l’altro, prevedono un tasso di riferimento a zero con tassi sui depositi addirittura negativi.

Questo si traduce in rendimenti con i conti depositi ancora inferiori, a meno che non si voglia andare ad assumersi rischi notevoli quali la perdita del capitale investito presso banche a rischio di insolvenza, come già abbiamo avuto modo di vedere per Banca Etruria negli scorsi mesi e alcune altre banche popolari che sono ormai sull’orlo del baratro. La domanda sorge quindi spontanea: come si può fare per fare fruttare il proprio denaro?

I tassi a zero non devono essere visti come una strada senza uscita ma, al contrario, rappresentano un’opportunità di guardare oltre gli investimenti tradizionali, spesso associati a costi di gestione elevati presso le banche tradizionali e tempi di reazione per l’ingresso e l’uscita da posizioni in fondi comuni di investimento, ETF, azioni e indici variabili da pochi giorni ad oltre una settimana. Con la volatilità che caratterizza il mercato di oggi, tali forme tradizionali di investimento risultano inadeguate per reagire rapidamente ai ritmi serrati dei mercati e anche poco redditizie, in quanto legate alle commissioni elevate associate alle banche tradizionali e alla maggior parte delle banche online, che pur essendo più vantaggiose rispetto alle prime, rimangono notevolmente meno competitive rispetto alle piattaforme di trading online.

Da qualche anno il web è stato popolato di una serie di broker online che permettono di operare sui mercati finanziari con costi estremamente ridotti. Molte persone inizieranno a storcere il naso, preoccupandosi della sicurezza dei propri capitali e possiamo dire che tali timori sono giustificati. Il panorama dei broker online è ormai ricco di operatori e molti non sono regolamentati, il che significa che non devono rendere conto a nessun ente di vigilanza del proprio operato. Prima di scegliere un broker con cui fare trading è importante controllare che la società d’investimento sia debitamente autorizzata e regolamentata da un ente di vigilanza di uno stato membro dell’UE. AvaTrade, per esempio, è una società d’investimento di diritto irlandese regolamentata dalla Central Bank of Ireland.

Gli investitori italiani si potrebbero chiedere perché un operatore con un sito in italiano che opera in Italia non è regolamentato dalla Consob ma dalla Banca centrale d’Irlanda. Si tratta di una prassi estremamente comune in ragione del regime particolarmente vantaggioso in Irlanda; come si potrà leggere sulle carte dei fondi di investimento stipulati presso le banche convenzionali si noterà che anche in questo caso il fondo è emesso da una società di diritto irlandese o lussemburghese anche se per banche 100% italiane. La regolamentazione dell’ente di vigilanza garantisce che i fondi depositati siano al sicuro e garantiti e che il broker sia conforme alla direttiva europea sui requisiti patrimoniali e alla direttiva MiFID (Market in Financial Instrument Directive).

Con i broker di trading online è possibile operare tramite CFD (contratti per differenza) su una serie di strumenti noti ai più, quali azioni, indici, oro e metalli, petrolio e valori energetici, ETF, titoli di Stato, materie prime agricole e strumenti più innovativi come Bitcoin e Litecoin. A differenza delle banche tradizionali, qui l’apertura e chiusura delle posizioni è immediata e non bisogna attendere giorni e giorni per vedersi accreditare i profitti generati. Inoltre, investendo tramite CFD non è necessario avere a disposizione ingenti capitali e tenerli vincolati fino a 24 mesi come per i conti risparmio di cui abbiamo parlato, ma è possibile optare per scadenze che variano tra qualche ora a qualche mese. Gli importi minimi di investimento sono ridotti e partono da un minimo di soli 10€.

Per approfondire i vantaggi del trading online suggeriamo di registrarsi presso un broker online opportunamente regolamentato e consultare i centri formativi offerti gratuitamente per poter iniziare ad operare e cogliere sin da subito le opportunità di mercato.



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