Esercizi di stile e di angolazioni

16:58:15 1217 stampa questo articolo

Notazioni: Treno notturno “Capri”, diretto Napoli - Monaco di Baviera. Cuccetta da sei posti. Io dormo in alto a sinistra. Il posto di fianco a me è libero; quelli sottostanti sono prenotati a partire da Firenze.
Nel capoluogo toscano sale una famiglia tedesca che viene ad occuparli. Entrano nello scompartimento e lo guardano un po’ allibiti.
La madre chiama il controllore e in un italiano più che decente gli fa: ”È troppo piccolo per dormire. C’è uno sbaglio: noi abbiamo pagato 70 euro ogni persona”. Il controllore risponde con poco più che un’alzata di spalle e li abbandona al loro destino. Cominciano mestamente a prepararsi le brandine, ma le lenzuola sono talmente sottili che iniziano a lacerarsi prim’ancora che ci si stenda sopra. Preparati i letti, provano a chiudere la porta dello scomparto, ma il tirante di sicurezza è bloccato.

Incrociano il mio sguardo e l’unica cosa che mi viene da dire sorridendo è: ”Purtroppo è un treno italiano”.
Cose che avrei potuto dire se fossi stato…
Ottimista:
…e ringraziate che non ci sono le pulci…
Fascista nostalgico:
Quando c’era Lui, i treni arrivavano in orario…
Rutelli:
Plis, visit Italy eghein.
Fascista dentro:
Me ne frego!
Giornalista d’inchiesta:
Mauro Moretti, attuale amministratore delegato di Trenitalia, subentrato nel 2006, ha trovato al suo arrivo un buco in bilancio di 1,8 miliardi di euro. Ciò nonostante il suo predecessore Elio Catania aveva lasciato il gruppo con una buona uscita di circa 7 milioni di euro. E prima di lui Giancarlo Cimoli che pure lasciò l’azienda in condizioni pessime si portò via 6 milioni di euro di liquidazione. Cimoli è attualmente ai vertici dell’Alitalia, azienda piena di debiti e sull’orlo del collasso definitivo; il suo compenso annuo è circa 2,8 milioni di euro, 6 volte lo stipendio del suo corrispettivo all’Air France. Non prendetevela quindi col controllore.

Berlusconi:
Lo scompartimento è spazioso e agevole, il letto comodo, l’assistenza puntuale. Inoltre, abbiamo in media il maggior numero di telefonini pro-scomparto. Per ciò che riguarda i buchi nelle lenzuola, ci sono stati lasciati in eredità dai passeggeri precedenti.
Fascista d’epoca:
Ma dico! Siamo mica in Abissinia!? Che veterani e giovin virgulti del grande Reich sian costretti a rimpatriar lungo la dorsale italica in sì tal condizioni che le loro terga abbiano a dolersene, è cosa che la mia fedeltà al nostro germanico alleato sopportar non puote. Tosto intimerò al macchinista di non rifornir più di nero minerale il locomotore, acciocché il treno fermi la sua corsa al prossimo stazionamento e noi si abbia a conferir con le locali autorità.

Annotazione a piè pagina. Il 10 aprile è morto a 84 anni Kurt Vonnegut. Rari sono gli scrittori in cui il più profondo e tragico senso umano riesce a bilanciarsi con un’ironia tanto irresistibile quanto sopraffina ed elegante. Per quel che ne sappiamo, Vonnegut dovrebbe essere ora su Trafalmadore. A chi non ha idea di ciò di cui sto parlando consiglio vivamente “Mattatoio n. 5”.



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