Agostinelli: "Ruggero sparge menzogne, la sua gestione fallimentare la causa dei problemi della Samte"

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Carmine AgostinelliCarmine Agostinelli

L’Amministratore della SAMTE,  Carmine Agostinelli accusa Giuseppe Ruggero di 

"Sono Amministratore Unico della SAMTE dal 2 maggio 2019, vale a dire da meno di due mesi, Antonio Di Maria è Presidente della Provincia di Benevento da novembre 2018 ed amministra con il suo Consiglio Provinciale da Marzo 2019, cioè da tre mesi" - esordisce Agostinelli che continua - "prima di noi c’era il Partito Democratico che ha governato autonomamente la Provincia dal 2008. Giuseppe Ruggiero è Consigliere Provinciale da ben 5 anni e prima della gestione Di Maria era, se non erro, proprio delegato all’ambiente".

"La SAMTE - spiega Agostinelli - viene fuori da un concordato preventivo (che è un fallimento con continuazione dell'attività) di oltre 17 milioni di euro. Il concordato è datato 26 aprile 2016 ed è l’emblema della gestione fallimentare ascrivibile al consigliere Ruggiero. Come se non bastasse la SAMTE dalla data del concordato ad oggi ha già prodotto una mole di debiti indescrivibili, chiudendo il bilancio 2018 con altri 2 milioni e 400.000 euro di perdite. Un ciclo bloccato. I comuni lasciati allo sbando. La totale incapacità di assumere decisioni. Un’azienda fallita. Questo è lo stato dell’arte che abbiamo trovato io ed il Presidente di Maria".

"Le ultime e provvisorie tariffe determinate per il costo del servizio - continua il presidente della Samte - risultano essere del tutto insufficienti a garantire anche la sola copertura dei costi di gestione degli impianti e dei siti. Per il pareggio dei costi il ciclo di lavorazione del conferimento avrebbe dovuto essere pari ad € 271,80 per ogni tonnellata conferita già nel 2018, cioè prima ancora che scoppiasse l’incendio allo Stir di Casalduni. A prescindere dall’inattività, le criticità traggono origine dalla mole di costi fissi cui la Società deve far fronte, certamente non determinati da noi che siamo arrivati oggi, nonché dalla mancanza di una prospettiva strategica in grado di portare in equilibrio i conti societari. Fin qui la gestione Ruggiero.  Oggi non è più così. Facendo una corsa contro il tempo, grazie al lavoro sinergico tra la Provincia e la società, siamo riusciti ad elaborare ed adottare un Piano industriale che consente di uscire dallo stallo attuale".

Agostinelli rivendica la "sostenibilità del ciclo, dei conti, del nostro territorio e, non da ultimo, dell’attuale organico, è possibile unicamente attraverso la ristrutturazione proposta dal piano industriale. Nel piano (che invito tutti a leggere), si è dimostrato che l’immediata attuazione degli asset previsti, oltre a garantire un mantenimento dell’attuale organico, garantirebbe, da subito, una drastica riduzione della tariffa, che potrebbe addirittura scendere già nell’anno 2020 ad € 173,69 per tonnellata (cioè un risparmio di circa 100 euro per ogni tonnellata), per poi ridursi ancora negli anni successivi. Il Presidente della Provincia Antonio di Maria, va unicamente ringraziato per la determinazione dimostrata e per la volontà di affrontare, senza se e senza ma, problemi storici della nostra Provincia, frutto di questa pesantissima eredità".

"Noi ci stiamo mettendo la faccia - conclude Agostinelli - loro sono il problema, noi la soluzione. Questa è la verità! Ruggiero mente su tutto. Anche sul debito del mio Comune. Quel debito io l’ho trovato ed anche in quel caso è il frutto del suo partito, quando il mio comune era amministrato da altri e non da me. Sono Sindaco da giugno 2017 ed a Febbraio 2018 (quindi un anno e mezzo fa) ho riconosciuto in Consiglio Comunale l’intero debito verso la SAMTE, rateizzandolo in tre anni e pagando puntualmente".

Le bugie hanno le gambe corte! Personalmente, mi rendo disponibile ad ogni tipo di confronto con il Consigliere Ruggiero: quando vuole, dove vuole, con l’arbitro che vuole.

I contadini sanno che raccolgono in base a ciò che seminano, Ruggiero evidentemente no. “Ut sementem feceris ita metes”, mieterai a seconda di ciò che avrai seminato, lo insegnavano già i Romani.



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