Cosa succede in caso di mutuo non pagato

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Se non paghi il mutuo le banche possono recuperare le garanzie sul credito impossessandosi dell’immobile. Nella nostra guida troverete tutti i dettagli.

Nel caso di mutuo non pagato, le banche possono recuperare velocemente le garanzie sul credito diventando proprietarie della vostra casa. A metterlo nero su bianco è una normativa europea che sta per diventare legge. Si tratta dell’articolo 28 del testo approvato a Bruxelles secondo cui il trasferimento della garanzia reale o dei ricavi della vendita della stessa garanzia, o ancora la restituzione della garanzia reale possono bastare a rimborsare il credito.

Se quindi hai intenzione di acquistare casa ricordati che come prima cosa devi cercare i mutui più convenienti in modo che tu riesca a restituirlo. Nel caso in cui non riuscissi a pagare tutte le rate, puoi sopperire al tuo inadempimento con l’immobile che stai acquistando.

Mutui non pagati, i dettagli della normativa
Nel dettaglio, in commissione Finanze alla Camera è stata presentata la bozza del decreto legislativo che ingloba la direttiva dell’Unione Europea numero 17 dell’anno 2014. Secondo quanto stabilito dal provvedimento comunitario che è stato emanato a tutela dei consumatori, nel momento in cui ti senta impossibilitato a restituire le rate del mutuo richiesto alla finanziaria o all’istituto bancario per l’acquisto di un bene che viene posto a garanzia, puoi trasferire il bene in questione al tuo creditore, cioè alla finanziaria o all’istituto bancario.

In questo modo, potrai recuperare l’eccedenza tra il prezzo della vendita e il totale delle rate ancora da restituire. La bozza del decreto inoltre stabilisce che le parti coinvolte possono accordarsi in sede contrattuale sul trasferimento del bene in caso di impossibilità a restituire tutte le rate del finanziamento. In questo modo la restituzione o il trasferimento del bene implica l’estinzione del debito. La nuova normativa inizierà ad avere valore dal 21 marzo in poi.

Inoltre secondo quanto proposto dal Pd al Governo, saranno 18 e non 7 le rate che faranno scattare la morosità per consentire alla banca di mettere in vendita la casa. La vendita senza passare dall'asta giudiziaria sarà possibile solo se il cittadino ha sottoscritto liberamente la clausola di inadempimento. La vendita dell'immobile obbligherà la banca a cancellare il mutuo anche se il valore del bene è inferiore a quelli del debito residuo non pagato dal proprietario di casa.

Il divieto del patto commissorio sui mutui non rimborsati
Secondo quando dettato dall’articolo 2744 del codice civile, sussiste il divieto del patto commissorio. Tale divieto implica che nel caso in cui dovesse sussistere un’impossibilità a restituire il finanziamento, il bene oggetto della garanzia non potrà diventare di proprietà dell’istituto bancario o della finanziaria o dell’intermediario coinvolto.

Mutui non rimborsati, cosa può accadere: l’asta
Quando un mutuatario non rispetta per sette volte la scadenza delle rate come stabilito dal testo unico bancario, la banca che eroga il mutuo si rivolge al Tribunale per avviare la procedura esecutiva: la casa viene messa all'asta e l'eventuale eccedenza, una volta venduta, retrocessa al debitore.

Questa specificità italiana non è comune ad altri Paesi europei e la Cassazione, in passato, ha dato soddisfazione a creditori esteri di clienti italiani. Il decreto, se passasse così com'è, sarebbe un sostanzioso aiuto per il settore bancario gravato da 201 miliardi di sofferenze delle quali 64 miliardi a imprese di costruzioni o immobiliari e 15 miliardi di mutui ipotecari alle famiglie consumatrici.

Con una clausola ad hoc si salterebbe il passaggio in Tribunale che allunga i tempi per l'escussione della garanzia. Contratto di mutuo e costituzione dell’ ipoteca.

Atto di mutuo e costituzione dell'ipoteca
Insieme all'atto di mutuo viene costituita l'ipoteca a favore della banca sulla unità immobiliare oggetto del finanziamento. L'ipoteca è una garanzia che tutela la banca e viene iscritta nei Pubblici Registri immobiliari per renderla pubblica. Le banche richiedono l'iscrizione di un'ipoteca di primo grado per un valore superiore al finanziamento erogato (dal 150% al 300%).

L'ipoteca dunque non copre solo il capitale erogato, ma anche gli interessi nella misura concordata; gli eventuali interessi di mora nel caso di ritardi o mancato pagamento delle rate;i premi assicurativi; gli oneri erariali, i tributi, le spesa, gli oneri notarili, professionali; le spese giudiziali che la banca dovesse sostenere per il recupero di quanto dovuto.
L'ipoteca si estingue automaticamente dopo 20 anni (se il mutuo dura di più occorre rinnovarla). All'estinzione del mutuo, in base alla Legge Bersani, la banca provvede automaticamente alla cancellazione dell'ipoteca.



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