Crollo pilone del ponte ad Apice. La Procura apre un'inchiesta, ripristinato servizio idrico

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N.S. - Il servizio idrico è stato ripristinato ma il pericolo di nuove interruzioni resta. Questo, in sostanza, il primo risultato raggiunto nella giornata di ieri ad Apice e dintorni dopo il crollo del pilone di sostegno del ponte che collega il centro sannita con contrada Iscalonga di S.Arcangelo Trimonte e che ha causato l'interruzione della Sp 33 e la chiusura del ponte sul fiume Ufita. Rottura che è avvenuta nella notte tra lunedì e martedì con la chiusura dell'arteria decretata solo nelle prime ore del mattino. Un problema enorme anche perchè è stata seriamente danneggiata la condotta principale che porta l'acqua potabile a ben otto comuni della zona: Apice, S. Arcangelo Trimonte, Fragneto Monforte, Casalduni, Paduli, Pietrelcina, Reino, Pesco Sannita, Campolattaro. Un super lavoro per l'Alto Calore che, proprio ieri, è riuscita a mettere una pezza al guasto ed ora si valuta la possibilità di rinforzare la condotta per evitare nuovi, eventuali, guasti.
Dopo l'interruzione idrica, serve ora capire in che modo verrà risolto il secondo problema, quello relativo alla viabilità visto che il ponte potrebbe restare chiuso anche per un lungo periodo. Ieri pomeriggio c'è stato un vertice in Prefettura a Benevento oltre a diversi sopralluoghi esterni dei Caschi Rossi e dei tecnici comunali di Apice.
Intanto , la Procura della Repubblica di Benevento ha aperto un'inchiesta sul crollo del ponte sul fiume Ufita, affluente del Calore. I magistrati del capoluogo sannita vogliono capire le cause che hanno provocato il cedimento del pilone centrale del ponte: la struttura è stata realizzata dalla Provincia di Benevento undici anni fa.

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