Energia: la liberalizzazione e le sfide del telemarketing
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Il telemarketing esasperato mina la fiducia nel mercato libero dell’energia
Il passaggio dal mercato tutelato a quello libero dell’energia ha scatenato un boom di chiamate telefoniche indesiderate che promettono contratti vantaggiosi. Tuttavia, per garantire il successo della liberalizzazione, sono necessarie regole chiare e adatte all'utente più inesperto. Questo è quanto afferma Antonio Massarutto, professore di Economia Applicata presso l’Università di Udine, in un articolo pubblicato sul portale www.lavoce.info.
Il problema del telemarketing
In molti sono ancora scettici sulle opportunità del mercato libero dell'energia elettrica. Un fattore significativo di questa diffidenza è l’invadenza del telemarketing telefonico. Non se ne parla abbastanza, ma è una questione cruciale. La fine del mercato tutelato ha innescato una raffica di chiamate indesiderate a tutte le ore del giorno, spesso da parte di operatori poco professionali e insistenti.
Queste chiamate presentano offerte allettanti, ma spesso nascondono trappole. È sufficiente un "sì" detto distrattamente per ritrovarsi legati a un contratto difficile da disdire senza l'intervento di un avvocato. Molti operatori sono truffatori, mentre altri sono broker che lavorano per le compagnie energetiche, le quali preferiscono tacere sui metodi usati per acquisire clienti. Anche gli operatori seri rischiano di essere confusi con i truffatori, creando un “mercato dei bidoni” simile a quello descritto da George Akerlof.
Le vittime e le complicazioni
Le vittime principali di questo sistema sono gli anziani, ma anche i giovani, pur alfabetizzati digitalmente, possono cadere nelle trappole del telemarketing. Le condizioni dei contratti energetici sono complesse e richiedono un'attenta analisi scritta, non semplificabile tramite una conversazione telefonica frettolosa e spesso incomprensibile.
Per assicurare il successo della liberalizzazione del mercato energetico, è necessario stabilire regole su misura per l'utente più inesperto. Non basta scrivere contratti chiari e trasparenti o offrire tutorial e pubblicità istituzionale. La confusione rimane, soprattutto quando le condizioni contrattuali presentate dai comparatori di prezzi non corrispondono a quelle reali.
Le proposte di regolamentazione
Antonio Massarutto propone diverse misure per contrastare queste pratiche scorrette e proteggere i consumatori:
1. Nullità dei Contratti Telefonici: Dichiarare nulli i contratti stipulati solo telefonicamente, autorizzando unicamente gli sportelli fisici o elettronici dei venditori, o broker fisici autorizzati.
2. Numeri Tracciabili: Obbligare gli operatori a usare solo numeri tracciabili per evitare lo spoofing, una pratica che permette di mascherare il numero chiamante.
3. Registro dei Consensi: Sostituire l’inefficace registro delle opposizioni con un registro pubblico dei consensi, da cui gli utenti possano facilmente uscire.
4. Regolamentazione dei Broker: Stabilire regole chiare per i broker, distinguendo il loro ruolo da quello dei venditori e vietando il brokeraggio “porta a porta”.
5. Difensore Civico: Istituire una figura di difensore civico a cui i consumatori possano rivolgersi gratuitamente per risolvere contratti estorti con dolo, prevedendo un risarcimento per i danni subiti.
Perché i cittadini possano avvicinarsi con fiducia al mercato libero dell'energia, è fondamentale che vi siano regole chiare e tutele efficaci. Altrimenti, sarà comprensibile se molti continueranno a preferire il mercato tutelato, nonostante i costi leggermente superiori, per evitare brutte sorprese.
Scheda. Pratiche di telemarketing scorretto nel Mercato Libero dell’Energia
Casi tipo di telemarketing scorretto
1. Chiamate con Numero Mascherato
Gli operatori di call center utilizzano numeri di telefono mascherati o falsi, facendoli sembrare familiari per indurre il destinatario a rispondere.
2. Offerte Irrealistiche
I venditori telefonici promettono tariffe incredibilmente basse e condizioni molto vantaggiose, spesso senza fornire dettagli chiari sui termini contrattuali.
3. Pressione Psicologica
Gli operatori utilizzano tattiche di pressione psicologica, come affermare che l'offerta è valida solo per un periodo molto breve o che ci saranno penalità se non si accetta immediatamente.
4. Sì Ingannevole
Gli operatori fanno domande trabocchetto per ottenere un "sì" registrato, che poi utilizzano come consenso per cambiare il fornitore di energia senza l'autorizzazione esplicita dell'utente.
5. Falsi Rappresentanti
Alcuni venditori si spacciano per rappresentanti di enti pubblici o regolatori del mercato energetico, come ARERA, per conferire autorità e credibilità alle loro proposte.
6. Contratti Verbali
Gli operatori chiedono l'accettazione verbale di un contratto senza inviare documenti scritti o senza permettere un'adeguata revisione delle condizioni contrattuali.
7. Richiesta di Dati Sensibili
Alcuni venditori chiedono informazioni personali o dettagli bancari con il pretesto di completare l'offerta, rischiando di compromettere la sicurezza dei dati personali.
Consigli per evitare di cadere nelle trappole dei call center scorretti
1. Non Rispondere a Numeri Sconosciuti
Se ricevi una chiamata da un numero sconosciuto o mascherato, è meglio non rispondere. Se rispondi, non fornire mai informazioni personali o bancarie.
2. Richiedi Informazioni per Iscritto
Chiedi sempre che qualsiasi offerta o proposta venga inviata per iscritto tramite email o posta. Non accettare mai un contratto basato solo su una chiamata telefonica.
3. Verifica l’Identità del Chiamante
Se l'operatore afferma di rappresentare un ente pubblico o un'azienda conosciuta, verifica direttamente chiamando il numero ufficiale dell'ente o dell'azienda.
4. Non Dare Consensi Verbali
Evita di dire "sì" durante la chiamata. Se l'operatore cerca di ottenere un consenso verbale, rifiuta cortesemente e chiudi la chiamata.
5. Utilizza il Registro delle Opposizioni
Iscriviti al Registro delle Opposizioni per ridurre le chiamate indesiderate. Verifica periodicamente la tua iscrizione e assicurati che sia aggiornata.
6. Segnala le Chiamate Sospette
Se ricevi una chiamata sospetta, segnalala all'Autorità Garante per la Privacy o ad ARERA. Le segnalazioni aiutano a identificare e contrastare le pratiche scorrette.
7. Utilizza i Comparatori di Prezzo Ufficiali
Prima di cambiare fornitore, utilizza i comparatori di prezzo ufficiali, come quello di ARERA, per valutare le diverse offerte sul mercato in modo trasparente.
8. Chiedi Consulenza
Se hai dubbi, chiedi consiglio a un esperto o a un'associazione di consumatori. Non prendere decisioni affrettate senza aver compreso appieno le condizioni del contratto.
9. Informati sui tuoi Diritti
Conosci i tuoi diritti in merito ai contratti di fornitura di energia. Ad esempio, hai diritto a un periodo di recesso entro 14 giorni dalla sottoscrizione del contratto senza penalità.
Se hai subito un tentativo di raggiro
Segnala l'accaduto: puoi sporgere denuncia all'Autorità per l'energia elettrica, il gas e l'ambiente (ARERA), al Garante della Privacy e alle associazioni dei consumatori.
Conserva le prove: tieni traccia delle telefonate ricevute, dei messaggi e di qualsiasi altro materiale che possa dimostrare l'accaduto.
Link utili
Portale ARERA: www.arera.it
Garante della Privacy: www.garanteprivacy.it
Federconsumatori: www.federconsumatori.it
Altroconsumo: www.altroconsumo.it
Ricorda di essere sempre vigile e di non aver paura di chiedere chiarimenti. Con un po' di attenzione puoi tutelare i tuoi diritti ed evitare di cadere in trappole da parte di call center scorretti.