Limatola, Meeting regionale di Ncd-Campania Popolare. Alfano apre i lavori

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Un momento del meeting di Ncd al Castello di LimatolaUn momento del meeting di Ncd al Castello di Limatola

Saranno 3 giorni a cui parteciperanno esponenti di Governo e leader di partito, rappresentanti del mondo delle istituzioni, delle categorie e delle forze sociali.

Al via il prossimo 22 settembre la seconda edizione del meeting regionale di Ncd-Campania Popolare a Limatola, presso il Castello, dal titolo "Si. Le ragioni di una scelta". Gioacchino Alfano, sottosegretario alla Difesa e coordinatore regionale in Campania del Nuovo Centrodestra, aprirà i lavori insieme a Valentina Castaldini, portavoce nazionale del Nuovo Centrodestra.

I lavori si concluderanno sabato 24 ottobre con l'intervento di Angelino Alfano, leader del Nuovo Centrodestra e ministro dell'Interno e di Maria Elena Boschi, ministro per i Rapporti con il Parlamento.

Tra gli ospiti Dorina Bianchi, sottosegretario ai Beni Culturali, Laura Bianconi, Capogruppo Area Popolare al Senato, Federica Chavaroli, sottosegretario alla Giustizia, Antonio Del Basso De Caro, sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture, Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, Antonio Gentile, viceministro al Ministero dello Sviluppose, Maurizio Lupi, Capogruppo Area Popolare alla Camera, Clemente Mastella, sindaco di Benevento, Flavio Tosi, Sindaco di Verona, Simona Vicari, sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture. Nel corso del meeting è prevista anche una raccolta fondi da destinare alla ricostruzione di Amatrice dopo il disastro del terremoto del mese scorso.

"Questa seconda edizione del meeting a Limatola, dopo il successo dell’anno scorso, - afferma Gioacchin Alfano, sottosegretario alla Difesa e coordinatore regionale del Nuovo Centrodestra in Campania – ha come titolo “Sì. Le ragioni di una scelta”, un chiaro riferimento all’importante appuntamento referendario a cui gli italiani devono andare a votare con coscienza e consapevolezza della loro scelta. Per questo abbiamo l’obbligo, politico e morale, di informare sui contenuti della riforma, arginando le polemiche sterili che deviano da una discussione seria sulla grande portata innovativa di questa riforma. Il Sì che diciamo noi è, poi, soprattutto un Sì al cambiamento non solo attraverso la riforma costituzionale ma anche con le tante riforme messe in campo dal Governo: dal Jobs Act alla riforma della giustizia, dalla lotta alla corruzione alla riforma della Pa, dalla scuola ai Patti per il Sud”.



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