Housing sociale, SUNIA: "Colpevole inerzia di Comune e IACP"

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Problema abitativo: alloggi occupati (archvio)Problema abitativo: alloggi occupati (archvio)

Il sindacato degli inquilini contesta le risposte date dagli assessori Reale e Maio in merito al problema abitativo della Città di Benevento.

Pur riconoscendo la positiva disponbilità della nuova giunta ad affrontare il problema, il SUNIA giudica la questione in uno stato di stallo. Il sindacato incalza all'azione l'amministrazione e l'IACP, chiamati in causa per i 52 alloggi da realizzare a Capodimente - 20 da parte del del comune di Benevento e 32 alloggi di Edilizia Sovvenzionata da dell'IACP, destinati alle famiglie sfrattate – e dei 132 dell'Housing sociale sempre a Capodimonte.

“Tutto appare congelato” - insiste il SUNIA - “e, nonostante vari incontri tra i Dirigenti ed i tecnici del Comune e quelli dell’IACP, per i 32 alloggi sempre destinati agli sfrattati da costruire sempre a Capodimonte, nulla di nuovo si profila all’orizzonte, così come a seguito della revoca della convienzione tra Comune e IACP per la realizzazione dei 132 alloggi di Housing e dei 28 di Edilizia Popolare da dare in locazione a mezzo di semplice bando di assegnazione, nulla è cambiato. Con quella revoca, si sono sicuramente rinviati anni di lavoro e soprattutto 160 alloggi per i beneventani”

Il SUNIA, inoltre, contesta le affermazioni degli assessori all’Urbanistica ed alle Politiche sociali secondo i quali la Giunta comunale ha revocato la convenzione a causa del ritardo dell’IACP, ricordando che “il sindaco Mastella si è già attivato presso la Regione Campania al fine di individuare le modalità attraverso cui poter recuperare un finanziamento che è stato perso solo a causa dell’inerzia dell’IACP”.
“A quel che ci risulta” - ribatte infatti il Sunia - “i finanziamenti regionali non sono stati mai revocati, anzi di recente sono stati riconfermati e con gli stessi importi”.

Come superare l'impasse? Il sindacato degli Inquilini invoca quindi l'intervento del prefetto, perchè chiami ad un tavolo tutte le parti in causa, compresa la rappresentanza degli inquilini, affinché si superino i problemi e si proceda celermente con le costruzioni. Un tema, questo, che sarebbe caro anche alle rappresentanze dei costruttori edili, il cui settore soffre di una crisi profonda e che chiedono con insistenza rapidità di decisioni per avviare i lavori.

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