La Nestle' investe 48milioni di euro a Benevento, Mastella:"Qui ci sono i saperi e le energie"

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Incontro Mastella - Nestle'Incontro Mastella - Nestle'

Accordo di programma Nestlè, il commento del sindaco Clemente Mastella.

“Come amministrazione comunale siamo da sempre in prima linea per la crescita della città, per lo sviluppo di nuove opportunità di lavoro e la tutela del tessuto produttivo ed economico di Benevento. Accolgo pertanto con viva soddisfazione la notizia del significativo investimento del Gruppo Nestlé per il rilancio dello stabilimento Buitoni”.

A dichiararlo è il sindaco Clemente Mastella commentando la notizia della firma di questa mattina a Roma, presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico, dell’accordo di programma fra Nestlé, MISE, Regione Campania e Invitalia (Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa) per il potenziamento e il rilancio dell’impianto di produzione di Benevento delle pizze a marchio Buitoni del Gruppo Nestlé. Si tratta di un investimento complessivo di 48 milioni di euro.

“Se un’importante realtà mondiale dell’alimentazione decide di investire decine di milioni di euro in uno stabilimento della nostra città è perché qui da noi ci sono i saperi, le energie necessarie e questa è senz’altro una bella notizia per Benevento e per i suoi cittadini - ha aggiunto il sindaco Mastella - nei giorni scorsi ho interloquito con i vertici della Nestlé e ieri ho incontrato i loro rappresentanti a Palazzo Mosti. Mi hanno illustrato i dettagli e i tempi del piano e mi è parso un buon progetto. Ho chiesto loro massima attenzione nel rispetto dei tempi e la valorizzazione delle tante e ottime risorse professionali di cui la nostra terra dispone”.

Il piano di investimenti della Nestlè, « ha come obiettivo – si legge nel documento dell’Azienda – la trasformazione dello stabilimento di Benevento, oggi dedicato alla sola produzione per il mercato domestico, in “hub internazionale” dedicato allo sviluppo di competenze e alla produzione della pizza. Grazie agli importanti investimenti, sarà infatti realizzato un rinnovamento radicale delle linee produttive, introducendo le tecnologie più avanzate oggi disponibili, così da fare della fabbrica campana un’eccellenza produttiva in grado di soddisfare anche i mercati esteri ».

Il nuovo piano di sviluppo messo a punto da Nestlé per il rilancio dello stabilimento di Benevento, dunque, ha preso il via oggi dopo la firma dell’Accordo di Programma con Mise , Regione Campania e Invitalia. Il piano messo a punto dal Gruppo Nestlé per lo stabilimento campano – come ricordato anche da Mastella - prevede un investimento complessivo di 48 milioni di euro, sostenuti dal Gruppo Nestlé e con il contributo del Governo Italiano - attraverso Invitalia - e della Regione Campania.

«Nestlé – si legge sempre nel documento – punta a fare della pizza surgelata Buitoni e della fabbrica campana un’eccellenza di riferimento in questa categoria anche per i mercati esteri, come già accaduto nel settore del cioccolato con Perugina e delle acque con S. Pellegrino e Acqua Panna oggi simboli del “Made in Italy” in tutto il mondo».

«Doteremo lo stabilimento di impianti e tecnologie innovative per sostenerne la crescita.Grazie a questi investimenti – ha dichiarato Luis Cantarell – lo stabilimento potrà triplicare entro 18 mesi la propria capacità produttiva, con importanti e positive ricadute occupazionali e di valore per tutto il territorio. Ma la vera sfida sarà guardare da Benevento al mercato di tutto il Mediterraneo».

Leo Wencel, capo mercato Gruppo Nestlé in Italia, ha ricordato invece come, «la lunga storia che ci lega all’Italia e al valore dei suoi territori ci porta oggi più che mai a valorizzare nel mondo le eccellenze e la straordinaria tradizione alimentare italiana. Nei mesi scorsi abbiamo annunciato investimenti per più di 200 milioni di euro su Perugina e su Sanpellegrino; ora è la volta di Buitoni, con la pizza che è nata in Italia, anzi, proprio in Campania. Con questa scelta vogliamo investire sul valore aggiunto che questo territorio è in grado di esprimere nella produzione, anche industriale, di questo prodotto».



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