Legambiente annuncia la XXIV edizione di Puliamo il Mondo

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Legambiente annuncia la XXIV edizione di Puliamo il MondoLegambiente annuncia la XXIV edizione di Puliamo il Mondo

Dal 23 al 25 settembre 2016, gli studenti di numerose scuole campane, grazie anche al contributo di Ecodom, riceveranno uno speciale kit per andare “a caccia di rifiuti”,  imparando a smaltirne correttamente tutte le tipologie.

La XXIV edizione di “Puliamo il Mondo” - in programma in tutta Italia dal 23 al 25 settembre 2016 - rappresenta un’occasione unica per parlare di ambiente e di riciclo e per sensibilizzare tutti i cittadini, in particolare le nuove generazioni, sull’importanza della raccolta differenziata dei rifiuti: non solo carta, plastica e vetro, ma anche Rifiuti Elettrici ed Elettronici (i cosiddetti RAEE), a cui deve essere riservato un trattamento specifico.

Liberare dai rifiuti e dall'incuria le strade, i parchi, i giardini, le piazze, i fiumi e le spiagge di tutte le città italiane: è con questo obiettivo che Ecodom - il più importante Consorzio operante in Italia nel trattamento dei RAEE - ha rinnovato nuovamente il proprio sotegno a favore della nuova edizione di “Puliamo il Mondo”, la più importante campagna italiana di volontariato ambientale, promossa e organizzata in Italia da Legambiente per coinvolgere adulti e bambini in azioni concrete ed efficaci a favore dell’ambiente.

Per questo motivo, Ecodom, anche quest’anno, ha confermato la partnership tecnica con Legambiente, consentendo a migliaia di studenti di istituti scolastici italiani di scendere in strada, armati di guanti gommati, ramazze, cappellini e pettorine, per pulire le vie del proprio quartiere e raccogliere rifiuti di ogni genere.

In particolare, in Campania, nel primo semestre del 2016, grazie al lavoro svolto da Ecodom, sono state trattate complessivamente 1.155 tonnellate di RAEE, tra cui in particolare 816 tonnellate di R1 (come frigoriferi, congelatori, condizionatori) e 337 tonnellate di R2 (ovvero lavatrici, lavastoviglie, scalda-acqua, forni, cappe). 

Questa attività ha consentito un risparmio energetico di oltre 1.687.000 kWh rispetto all’energia necessaria per estrarre materie prime “vergini”, evitando l’immissione in atmosfera di circa 19.005 tonnellate di CO2.



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