Palazzo Mosti, salta il Consiglio, il sindaco si infuria. L'opposizione: 'Amministrazione Pepe, danno per la città'

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Benevento - Palazzo Mosti - Sala ConsiliareBenevento - Palazzo Mosti - Sala Consiliare

Ancora una volta non ci sono i numeri utili allo svolgimento del Consiglio. Il Pd latita e la minoranza non resta certo in Aula a garantire il numero legale ed il sindaco Pepe va su tutte le furie. A rischiare è l'Amts perchè oggi occorreva come il pane votare l'affidamento del servizio di trasporto pubblico.
Al presidente Giovanni Izzo non resta che dichiarare sciolta la seduta, alle 10.30, con un'ora di ritardo sull'orario fissato per l'avvio dei lavori. Solo 8 gli uomini di Pepe presenti in Aula; 10 per l'opposizione che, però, decide di non rispondere all'appello. Il perché nella nota diffusa subito dopo il mancato Consiglio. "I giochi di potere del sindaco Pepe paralizzano la città e il consiglio comunale con grave danno per la nostra comunità". Esordiscono così i consiglieri comunali di minoranza.
"La maggioranza si conferma di non essere più in grado ne di amministrare ne di governare; non è neppure in grado di garantire i numeri per il consiglio comunale che, con solo 8 consiglieri presenti in aula consolidano la forte spaccatura, oramai irreversibile, frutto dell’arroganza del sindaco Pepe che, dopo tanta incapacità amministrativa dimostrata, riesce perfino a non far più sintesi e quadrato con i suoi stessi consiglieri di maggioranza.
Avrebbe dovuto dare corso alle sostituzioni dei consiglieri da surrogare, a seguito del misero valzer di poltrone degli assessori, e all'affidamento dei servizi all'AMTS, propedeutici al percorso di salvataggio dell'azienda, dopo che la stessa amministrazione Pepe l'aveva portato quasi al fallimento.
Le scelte di Pepe per la giunta - proseguono dall'opposizione - hanno determinato serie ripercussioni nel PD e nella maggioranza consiliare. Lo scontro nel PD paralizza la città: tutto e fermo, dai lavori pubblici all'urbanistica, dai servizi sociali alla finanza locale con tasse che pesano sui cittadini e sulle famiglie già in gravi difficoltà.
L'amministrazione Pepe - continuano con durezza - dopo aver distrutto la città con l'economia cittadina totalmente ridotta al nulla e senza nessuna prospettiva di sviluppo, evidenzia l'assenza di nessuna soluzione per Benevento.
A nulla - concludono - serviranno le sue dichiarazioni, del solito film già visto, di scaricare sugli altri e sull’opposizione di essere irresponsabili, le vere ed uniche irresponsabilità sono le sue per non aver saputo, in questi 8 anni, creare le condizioni minime per amministrare la città, confermandosi, oramai, che non è più in grado di garantire un governo serio e fattivo alla nostra comunità e quindi, per il bene della città e dimostrando senso di responsabilità, deve necessariamente dimettersi".
In discussione oggi ci sarebbe stato l'annullamento della delibera Tares, oltre alle surroghi dei consiglieri divenuti assessori. A Palazzo Mosti si è intravisto anche Mirko Francesca che, però ha fatto capire che resterà al vertice dell'Amts. Vero è che, saltato il Consiglio di oggi, avrà qualche altro giorno per riflettere sul suo futuro.
Se dovesse rinunciare, a Palazzo Mosti, lista alla mano, dovrebbe entrare Stanislao Lucarelli che, a sua volta, passerebbe il testimone a Giovanni Zarro, ora alla Samte. In alternativa, ritornerebbe tra i banchi della maggioranza Luigi Velleca.
Intanto c'è fermento a Palazzo Mosti al fine di individuare la nuova data per il consiglio comunale. Secondo le prime indiscrezioni pare che si è al lavoro per una convocazione urgente, dunque prima di mercoledì 16 aprile. Si parla, come possibile data, di lunedì 14 aprile. La 'celerità' è d'obbligo visto che serve un passaggio fondamentale in consiglio per quanto riguarda l'iter del concordato per l'Amts. Il presidente del consiglio comunale, Giovanni Izzo, è al lavoro per la 'convocazione giusta'.
Laura De Figlio



Articolo di Comune di Benevento / Commenti