MILANO (ITALPRESS) – L’agopuntura è una pratica terapeutica millenaria, tra le più antiche del mondo: nasce nell’ambito della medicina tradizionale cinese e si basa sull’idea che nel corpo umano scorra un’energia vitale, chiamata Shi, che circola lungo percorsi specifici, chiamati meridiani. Quando il flusso di questa energia è ostacolato o carente possono comparire dolore, disturbi funzionali o uno stato generale di squilibrio. Il trattamento consiste nell’inserimento di sottilissimi aghi sterili e monouso in punti precisi del corpo, selezionati in base ai sintomi e alla valutazione energetica della persona: l’infissione dell’ago stimola terminazioni nervose, tessuti e sistemi regolatori profondi, favorendo una risposta che può essere antinfiammatoria, antidolorifica, antifatica, antistress; si parla di un’azione riequilibrante.
“Parlare di agopuntura è utile, perché spesso se ne ha una visione non completamente esatta: è arrivata in Occidente a più riprese, ma la svolta vera e propria è arrivata nel 1997 quando, durante un convegno internazionale sul tema, si è affermato che l’agopuntura è certamente efficace nella nausea e nel vomito, dopo un’operazione e dopo la chemioterapia”, ha dichiarato Roberto Gatto, presidente della Società italiana di agopuntura e dell’Associazione farmacoterapia cinese, intervistato da Marco Klinger per Medicina Top, format tv dell’agenzia di stampa Italpress.
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